Italiani e turisti sempre più in movimento lungo le strade del nostro Paese
In base alle analisi del traffico sulle strade Anas, nel primo trimestre 2025, si prevede un incremento del Pil pari allo 0,3 % rispetto al trimestre precedente

Mentre l’Italia è ancora in movimento sulle nostre strade dopo i rientri dalle vacanze pasquali e gli spostamenti di breve e lunga percorrenza con i ponti di primavera, possiamo già analizzare e fare le consuete previsioni sul primo trimestre e sulle variazioni del Pil in base alla circolazione sulla rete stradale e autostradale Anas.
È opportuno ricordare che questo studio riguarda l’andamento del valore del PIL in relazione alle variazioni del traffico veicolare, considerando questo ultimo un indicatore indiretto della produttività del Paese. Mentre lo stato di benessere economico del Paese è stato valutato in base al PIL, l’analisi dell’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) ha consentito, in tempo reale, di esprimere l’incremento o il decremento del transito dei mezzi pesanti per lo spostamento delle merci.
Per quanto riguarda i dati dei mezzi pesanti, nei primi tre mesi del 2025 si nota un incremento graduale del traffico, registrando una media del 1,3% rispetto al 2024. Nello stesso periodo dello scorso anno è stato registrato un incremento del traffico dei mezzi pesanti del 1,8% rispetto all’anno precedente. Circolazione in graduale aumento se si analizzano tutti i mezzi in circolazione
Si stima che il primo trimestre del 2025, considerate le ultime notizie, le informazioni del traffico, la nota dell’ISTAT sul IV trimestre 2024 (Pil dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% in termini tendenziali), il PIL avrà una variazione dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e 0,5 % in termini tendenziali
Maggiori sono gli spostamenti su strada per lavoro, vacanza e trasporto merci, maggiore è la crescita economica. Una conferma sull’incremento dell’utilizzo dell’automobile e della mobilità su gomma arriva dal nostro paese, ma anche dall’estero.
E’ significativa la notizia che arriva dalla Svizzera dove, paradossalmente, le autostrade sono vittime del loro stesso successo in quanto il numero di veicoli che le percorrono non smette di crescere.
Nel Rapporto annuale sull’andamento della viabilità sulle strade nazionali (come si legge sulla testata online Swissinfo), l’Ufficio federale delle strade (USTRA) riferisce che lo scorso anno sono stati percorsi sulla rete quasi 30 miliardi di km, con un aumento dell’1,5% rispetto al 2022 e di oltre il 130% dal 1990. Quasi metà del traffico transita su queste arterie principali, benché esse costituiscano in kilometri solo il 3% di tutte le strade percorribili. Questo elevato volume di traffico sfocia in un congestionamento esponenziale. Nel 2023, la durata complessiva degli ingorghi ha fatto un balzo del 22% rispetto all’anno precedente e sfiorato le 49 mila ore.
La scelta sempre più diffusa dell’automobile fa registrare un aumento delle ore in coda anche in diverse città italiane ed europee.
Londra rimane la città più trafficata d’Europa, Roma tredicesima, segue Milano. Il problema delle code e degli ingorghi cittadini si presenta quotidianamente anche a Istanbul, New York e Parigi. Nel disagio del traffico molto spesso penalizzante, resta comunque confermata la tesi che il trasporto su gomma è sempre più preferito e rappresenta lo specchio del paese in termini economici
Secondo l’ultimo ranking di Inrix, società di analisi che monitora il livello di congestione delle strade nelle città di tutto il mondo, nel 2024 è aumentato il numero delle ore trascorse al volante per raggiungere da casa il lavoro (e viceversa), con conseguente aumento del consumo di carburante e relativi costi.
Negli Stati Uniti gli acquisti di automobili hanno raggiunto nel 2024 cifre da record, quasi 16 milioni di nuovi veicoli, con un + 2,5% rispetto al 2023. E questo comporta un aumento dei veicoli sulle infrastrutture esistenti con un elevato numero di ore trascorse in coda. A Istanbul un pendolare passa in media 105 ore all’anno alla guida della sua auto. Seguono New York e Chicago (entrambe 102 ore). In Europa maglia nera per Londra e Parigi (rispettivamente 101 e 97 ore). In Italia, Roma, con l’effetto Giubileo, è prima tra le città italiane con 71 ore di percorrenza, seguita a stretto giro da Milano con 64.
Nonostante ingorghi o disagi, l’importanza della circolazione stradale e la scelta di spostarsi in auto ha assunto un ruolo centrale nel nostro Paese e in questa ottica attendiamoci un aumento del Pil anche per il secondo trimestre 2025. Solo ad aprile e fino agli inizi di maggio è stato registrato un traffico intenso di circa dieci milioni di transiti sulla rete Anas, ma non va escluso anche il piano straordinario di presidio delle strade attuato da Anas in occasione della scomparsa di Papa Francesco. Centinaia di migliaia di pellegrini e turisti diretti a Roma in auto o nei bus da tutte le regioni italiane, così come Capi di Stato e di governo internazionali che hanno attraversato le strade e autostrade italiane, provenienti in gran parte dagli aeroporti di Roma.