Infrastrutture, Corte dei Conti: "Emergenza solo se si rischia vita"
Il presidente della magistratura contabile Giampaolino: "Abbiamo limitato il perimetro dell'ampia normazione d'emergenza"
Roma, 22 febbraio 2011 - ''La Corte ha limitato il perimetro dell'ampia normazione d'emergenza, specificando che non vi rientra qualsiasi 'grande evento', ma solo quegli eventi che, pur se diversi da calamita' naturali e catastrofi, determinino situazioni di grave rischio per l'integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni o dal pericolo di danni''. Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Gianpaolino, lo afferma in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2011.
''In particolare, i presupposti per la dichiarazione di stato d'emergenza -continua Gianpaolino- sono stati ritenuti assenti in taffispecie nelle quali non veniva in rilievo il danno alla vita e all'incolumità delle persone e, con riferimento alle disposizioni concernenti la realizzazione di specifici grandi eventi, la Corte ha precisato che gli straordinari strumenti giuridici, cui si era fatto ricorso in tali casi, discendevano funzionalmente dai singolari e specifici disposti legislativi previsti per dette vicende e non dalla generale disciplina concernente gli interventi di protezione civile''.