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Briciole di pane

Infrastrutture e Fondi Ue: le risorse dei lavori in ritardo saranno utilizzate per l'occupazione giovanile

A rischio alcune importanti opere al Sud, ma il ministro Trigilia assicura che saranno rifinanziate

Palermo, 20 giugno 2013 - Il governo nazionale guarda con maggiore attenzione al Sud, ma questa volta per riorganizzare programmi operativi nazionali e regionali che sono in ritardo (Pon e Por), al fine di destinare le risorse al piano lavoro e rilanciare l’occupazione giovanile come aveva annunciato nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Enrico Letta. Molte opere ancora non completate nel Mezzogiorno d’Italia rischiano quindi di fermarsi temporaneamente.

 

Due esempi, evidenziati anche dal quotidiano Sole 24 ore, sono il raddoppio ferroviario “Palermo Centrale-Punta Raisi” che vale 1.077 milioni di euro, ma la spesa attuale è ferma al 16%, rispetto all'obbligo di spendere tutto entro il 31 dicembre 2015 e con una previsione di fine lavori al 2018. Situazione analoga per i lotti 6-7 dell'autostrada “Siracusa-Gela”: 5% di spesa e fine lavori al 2018. Tra ferrovie, strade e porti sono molte le infrastrutture finanziate dai fondi europei 2007-2013 che rischiano di vedersi tagliare i finanziamenti a causa della difficoltà a centrare i livelli di spesa previsti in fase di progetto. Molti di questi interventi, concentrati nelle principali regioni del Sud, presentano pagamenti pari a zero, altri si muovono tra l'1 e il 5 per cento.

 

Nelle prossime settimane il Governo dovrà riprogrammare i Pon e Por più in ritardo, per un totale di 4-5 miliardi di euro, e destinare i relativi fondi "sbloccati" al piano lavoro (un miliardo) e una serie di programmi edilizia spesa più rapida. Tra questi anche una serie di progetti nelle regioni Campania, Sicilia e Calabria, immediatamente cantierabili, come interventi relativi al piano città, al recupero e al completamento delle opere incompiute, alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici. I dati di spesa sulle opere dei piani europei in Campania, Calabria e Sicilia, evidenziano ritardi che ben spiegano la scelta del Governo di spostare il finanziamento sul periodo 2014-2020.

 

L'elenco completo è disponibile sul sito internet di Edilizia e Territorio e tra le opere figurano il megalotto 2 della Statale 106 Jonica, Por Calabria, che ha un dato ufficiale allo 0%, ma in realtà è un'opera con Sal Anas al 100%, e in gran parte già aperta al traffico nei mesi scorsi; l’autostrada Agrigento-Caltanissetta per una spesa complessiva di 594 milioni di euro, con Sal Anas all'86,6%. Molti progetti hanno scadenze a fine 2015, dunque a forte rischio di essere interrotti. Sulla questione del blocco di importanti opere al Sud è intervenuto il ministro della Coesione territoriale Carlo Trigilia il quale ha subito chiarito che è improprio parlare di tagli.

 

«Non c'è nessuna interruzione di attività e di cantiere - spiega - per i progetti delle infrastrutture che sono in corso di attuazione. Non si tratta dunque di tagli: i progetti - prosegue Trigilia - continuano a essere finanziati attraverso una copertura alternativa che viene garantita da qui fino alla programmazione 2014-2020, quando questi potranno essere definitivamente finanziati nella nuova programmazione». Intanto il Consiglio dei Ministri dovrebbe riunirsi a metà della prossima settimana per dare il via libera al pacchetto di misure per l’occupazione che è ancora allo studio per valutare bene tutte le risorse possibili da utilizzare. L'obiettivo è comunque quello di varare almeno alcune misure prima del consiglio europeo del 27 e 28 giugno.

Lello La Pietra