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Infrastrutture, Passera: consultazione popolare per realizzare le opere

Allo studio del governo norme costituzionali per assicurare la competenza esclusiva dello Stato sulle infrastrutture strategiche

Roma, 23 giugno 2012 - Per velocizzare la realizzazione delle opere pubbliche, ma soprattutto per evitare contestazioni da parte delle popolazioni locali il governo intende "verificare la possibilità di introdurre, senza incidere in modo rilevante sul costo e sui tempi di realizzazione delle opere, il dibattito pubblico, prevedendo procedure di consultazione delle popolazioni locali e delle associazioni portatrici di interessi diffusi, da svolgersi in tempi certi, nell'ambito di una rivisitazione dell'intero processo decisionale per la realizzazione delle grandi opere". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e trasporti Corrado Passera, ascoltato in settimana in commissione Ambiente della Camera sugli orientamenti del Governo in materia di politiche infrastrutturali e politiche abitative.
L'obiettivo, ha precisato Passera, "è il consolidamento e l'assestamento nei contratti pubblici", che preveda al tempo stesso "le modalità di decisione sulle opere per le quali manchi l'intesa tra lo Stato e le Regioni interessate". Il ministro ha poi aggiunto che il governo ha allo studio "la possibilità di proporre l'inserimento, nell'ordinamento giuridico, di norme di carattere costituzionale che attribuiscano, tra l'altro, alla competenza esclusiva dello Stato le infrastrutture strategiche di interesse nazionale e sovranazionale". Ma anche norme ordinarie, "che proibiscano la 'reformatio in pejus' retroattiva del trattamento finanziario e fiscale degli investimenti infrastrutturali", consentendo così "il coordinamento della programmazione infrastrutturale strategica statale con quella europea", ha concluso Passera.

Il Velino