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Briciole di pane

La gronda finisce nel tunnel

Il 90% del tracciato per la nuova arteria genovese sarà realizzato in galleria

Milano, 16 maggio 2011 - Ha un'identità la gronda autostradale di Genova, di cui Autostrade per l'Italia ha presentato nei giorni scorsi il progetto definitivo. Era dagli anni Ottanta che si parlava di questa infrastruttura strategica per sciogliere il coacervo autostradale che racchiude il capoluogo ligure. Diverse ipotesi progettuali hanno visto albe e tramonti. Nella versione finale al via, individuata tramite un innovativo esperimento di democrazia partecipativa, il debat public, il 90% dell' opera sarà in galleria. Verso i cantieri dunque, attesi entro 3 anni. Poi, 8 anni di lavori, con 11 milioni di metri cubi da estrarre sotto le alture genovesi, quando - per dire - l'Eurotunnel sotto la Manica comportò invece 8 milioni di mc di scavi, altrettanti sia la variante di valico sulla A1 che il tunnel del Gottardo, in divenire. Confronti messi in luce da Giovanni Castellucci, a.d. di Aspi: «La gronda è una delle mega opere europee degli ultimi 20 anni. Le risorse ci sono a questo punto tutte, inutile tenerle in banca. Lavori per 8 anni: tempi aggressivi, ma percorribili. Fondamentale, ora, procedere con celerità nei prossimi passaggi: conferenza dei servizi, Via, progetto esecutivo, affidamento lavori». II definitivo è dal 14 aprile in mano all' Anas per la validazione tecnica.
La gronda, anche detta Passante - fu prima bretella -.è in realtà un articolato intervento di variante, con porzioni costruite ex novo, altre potenziate. Globalmente si tratta di oltre 30 km (più della metà a doppia carreggiata), con 20 km di rampe di svincolo. In totale, uno sviluppo di circa 65 km di nuova pavimentazione stradale, una cinquantina dei quali in galleria. Costo 3,147 milioni, tutti finanziati (fra IV atto aggiuntivo 2002 e convenzione unica 2007). L'obiettivo è riconfigurare l'intero nodo, dove si interfacciano - spesso fra le case - le autostrade A10, A7, A12 e A26. Il tracciato attuale rimarrà con funzione di tangenziale. Invece, il traffico passante da/a centro Italia verso Francia-Spagna potrà scorrere via da Genova, oggi allarme costante fra le segnalazioni di Isoradio. La gronda sgraverà il tratto più ostico, dal casello di Genova Ovest (che conduce al porto) sino a Voltri. Si procede con la «soluzione 2 ottimizzata», a valle del debat public condotto nel 2009 dall'amministrazione cittadina guidata da Marta Vincenzi, attraverso una serie di incontri e consultazioni. II generale «brain storming» da parte di chiunque volesse partecipare - ma non esisteva l'opzione zero, principale contestazione dei comitati No gronda, di nuovo in allerta - aveva messo a fuoco 5 alternative progettuali, grosso modo parallele alla linea costiera, ma più o meno vicine al mare. La scelta, "medio-alta", è stata poi ottimizzata dai tecnici. Così, se le 5 ipotesi interessavano da un minimo di 273 a un massimo di 859 alloggi da espropriare o abbattere, ora sono 164. La Liguria peraltro da qualche anno si è dotata di una legge regionale innovativa, sui Pris (Programmi regionali di intervento strategico), aree in cui chi abita nelle case interferite - proprietario o inquilino - ha diritto a un bonus di 40mila euro indicizzati dalla data del vigore del testo (onere a carico del costruttore), solo per il disturbo del trasloco (fatti cioè salvi il pattuito per la vendita e altre indennità). Essendo dunque medio-alta, la gronda attraverserà con un gigantesco viadotto la Val Polcevera e il suo fiume, presso il nuovo mercato ortofrutticolo e l'uscita Bolzaneto. Una precedente ipotesi (costo, 3,8 miliardi), prevedeva invece l'attraversamento in subalveo del corso d'acqua.
Aspi ha in preventivo investimenti infrastrutturali per circa 3,3 miliardi in Liguria, con interventi su 35 km di rete, pari a oltre il 14% dei piani di potenziamento del gruppo (23,1 miliardi). Contestuali alla gronda, all'orizzonte: la parziale complanarizzazione della A10 in località Prà-Palmaro (60 milioni), il potenziamento del nodo. di San Benigno (immette nel porto via Genova Ovest, 65 milioni, al via la conferenza dei servizi), la viabilità di accesso al distretto portuale di Voltri (30 milioni, fresco ok del Cipe) e il collegamento intercomunale della vallata dell'Entella e delle sue interconnessioni con il sistema autostradale (stazione di Lavagna, 20 milioni).

Jada C. Ferrero - Il Sole 24 Ore