La Protezione Civile si riorganizza: le nuove competenze del Servizio Rischio Ambientale su mobilità e traffico

Precedentemente incardinato nel soppresso Ufficio Rischi Antropici, il servizio prevede, tra i suoi compiti, la promozione delle iniziative relative ai rischi connessi all'inquinamento delle acque e alla gestione delle risorse idriche, alla gestione dei rifiuti ed alla bonifica dei siti inquinati, all'inquinamento atmosferico, anche elaborando atti di indirizzo. Oltre a queste mansioni, il Servizio Rischio Ambientale ha come compito precipuo la promozione delle iniziative atte a fronteggiare i rischi connessi alla mobilità ed al traffico: a tale fine, concorre alle attività di supporto tecnico nei sopralluoghi finalizzati, in fase preventiva, alla valutazione delle condizioni di rischio e, in caso di evento, alla valutazione degli effetti e del rischio residuo.
Vista la recentissima costituzione del Servizio, affidato alla gestione dell’ingegner Francesco Campopiano, la pianificazione di obiettivi specifici e degli incarichi è in via di organizzazione: in particolare, relativamente ai rischi connessi alla mobilità, è in corso la ricognizione di tutte le attività di interesse del Dipartimento, già avviate sotto forma di collaborazione con altri enti pubblici operanti, sul territorio, in materia di mobilità e traffico, compresa ANAS. Ciò al fine di definire gli obiettivi in modo più particolareggiato ed evidenziare le finalità di protezione civile, nel campo della previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi. Si citano, a titolo di esempio, gli studi in corso per l'aggiornamento del grafo stradale nazionale, di diretta utilità sia nelle fasi di pianificazione che di gestione in caso di emergenze complesse.
Ricordiamo che l'ANAS è presente nel Comitato Operativo di Protezione Civile, previsto dalla Legge n. 225/1992 (istitutiva del Servizio Nazionale di Protezione Civile), che è stato formalmente costituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2006. In conformità a quanto previsto proprio da tale legge, l’art. 1 ribadisce che il compito di tale Comitato è quello di provvedere alla definizione unitaria e al coordinamento delle attività di emergenza. Il Comitato è presieduto dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, e l'ANAS vi partecipa sia per le emergenze che interessano direttamente la viabilità, che per fornire supporto con informazioni sulla stato delle infrastrutture viarie nel corso di emergenze.