L'autorità di vigilanza sui contratti
Novità per le stazioni appaltanti
Il disegno di legge anti-corruzione rilancia il ruolo dell’autorità di vigilanza sui contratti pubblici e in particolare assegna, all’osservatorio centrale la cui sede si trova a Roma, un ruolo particolarmente rilevante. È utile ricordare che, pur esistendo sulla carta, l’obbligo di fornire all’AVCP tutti i dati relativi ai contratti pubblici, sino ad ora l’Autorità di vigilanza non era mai riuscita ad ottenere dalle stazioni appaltanti (italiane) informazioni tempestive e precise. Ora le quasi diecimila stazioni appaltanti avranno l’obbligo di informare immediatamente gli uffici centrali dell’autorità di vigilanza con ogni notizia riguardante i bandi di gara. L’Autorità dovrà, quindi, ricevere tutte le notizie in merito all’espletamento di gare: il bando di aggiudicazione, la firma del contratto, le eventuali varianti, il contenzioso e anche eventuali arbitrati attivati sul singolo contratto. Attualmente le informazioni vengono raccolte a livello locale dalle sezioni regionali dell’osservatorio. L’Autorità di vigilanza sui contratti ha proposto l’inserimento, nel disegno di legge anti-corruzione, di una norma per rendere più stringente la sorveglianza nei confronti delle stazioni appaltanti. In tal modo le amministrazioni dovranno riesaminare gli atti e le procedure che l’autorità ha bocciato rendendo di fatto il procedimento illegittimo. Le amministrazioni o gli enti che non si adegueranno al parere fornito dall’autorità dovranno fornire una motivata giustificazione a tutela della scelta contestata. Tuttavia nel disegno di legge non è previsto, così come nel precedente provvedimento, un sistema sanzionatorio a carico delle amministrazioni inadempienti, sia per quanto riguarda il riesame che per la trasparenza dei dati. Una novità presente nel disegno di legge anti-corruzione prevede l’introduzione di criteri reputazionali per consentire la partecipazione a pubblici appalti. L’autorità di vigilanza avrà anche il compito di preparare e aggiornare una sorta di “pagella” dell’impresa. Non è ancora chiaro su cosa verterà la valutazione: se si esaminerà solo il fatturato o si valuterà anche il rispetto delle imprese della normativa sulla sicurezza e il contenzioso.