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Briciole di pane

L'Expo 2015 spinge la logistica in Lombardia

Previsto un indotto pari a 1,8 miliardi di euro ed oltre 7mila posti di lavoro

Milano, 7 aprile 2014 - L’Expo 2015 avrà un effetto fortemente positivo in termini di giro d’affari della logistica che, per la Lombardia, è già stimato in 12 miliardi, circa un terzo di quello nazionale. A dirlo è un’indagine della Camera di commercio di Milano presentata all’incontro “L'eccellenza della logistica italiana in vista dell'Expo 2015”.
Stando alla ricerca, la sola provincia di Milano genera circa 5 miliardi di fatturato in termini di logistica con qualcosa come 9mila posti di lavoro attivati, di cui 6mila nella sola regione. Sulla manifestazione, è stato previsto, convergerà il 60% del trasporto cargo aereo, un quarto di quello merci su strada, la metà del traffico marittimo di Genova.
Nel complesso Expo genererà un indotto “logistico” di 1,8 miliardi. Secondo l’indagine, tuttavia, la maggior parte delle opportunità scatterà dopo la manifestazione (1,1 miliardi di produzione aggiuntiva e 5.300 unità di lavoro). Nel 2015 saranno 523 milioni di produzione aggiuntiva e 2.500 unità di lavoro. Prima di Expo, 213 milioni di produzione aggiuntiva e mille unità di lavoro.


“Il settore della logistica - ha dichiarato Claudio De Albertis, membro di giunta della Camera di commercio di Milano presentando l’indagine - è centrale per Milano e la Lombardia, snodo economico e produttivo del Paese. In particolare può avere uno sviluppo significativo con Expo, con importanti opportunità di fatturato e di lavoro che possono essere create nel settore a vantaggio dell'economia del territorio”. Mentre secondo Luigi Merlo, Presidente dell'Autorità Portuale di Genova, “il porto di Genova con i suoi progetti di sviluppo è in grado di garantire il nuovo disegno logistico che il governo si è dato e che mette insieme portualità e logistica valorizzando i territori. Expo 2015 sarà l'occasione per sperimentare questo nuovo modello operativo per il rilancio economico del Paese”.


Attualmente sono quasi 2mila le imprese di logistica e trasporto con fatturato superiore ai 500mila euro collocate in Lombardia e nelle province di Novara, Piacenza e Verona (che costituiscono la RLM, la Regione Logistica Milanese). Circa il 36% del totale si trova nella provincia di Milano (725 imprese), seguita da Bergamo (8%, 165 imprese), Verona (8%, 155 imprese) e Brescia (7%, 136 imprese). Il 15% (296 imprese) ha sede extra regione pur operando nell'area logistica milanese. Ecco qui di seguito, invece, un quadro dell’assetto infrastrutturale della regione.

 


Strade. La Lombardia conta su una rete di 900 km di strade statali, 11.000 km di strade provinciali, 58.000 km di strade comunali e 573 km di autostrade. La regione, con un traffico di 379 milioni di tonnellate, rappresenta da sola il 25% del traffico su strada italiano (1460 milioni di tonnellate), di cui circa il 34% movimentato in conto proprio e il resto (66%) in conto terzi. Il 58% del traffico con origine e/o destinazione la Lombardia avviene all'interno dei confini regionali (221 milioni di tonnellate), il 39% con le altre regioni italiane (150 milioni di tonnellate) e il rimanente 3% con i paesi europei. Nelle relazioni stradali con l'estero, la Lombardia pesa per il 25% circa, sia in uscita, sia in entrata, sul totale del traffico internazionale italiano.


Trasporto marittimo. Il sistema portuale dell'alto-Tirreno rappresenta il più immediato sbocco al mare della Lombardia che costituisce il 44% dei TEU movimentati a Genova e il 15% di quelli movimentati a La Spezia. A Genova si attestano i flussi diretti/provenienti dal Far East (37% del traffico totale in TEU), dalle Americhe (15%) e dall'Africa (15%).


Trasporto aereo. Il polo aeroportuale lombardo (Malpensa, Linate, Orio al Serio) ha movimentato circa 557mila tonnellate (il 78% delle quali transitate da Malpensa), rappresentando più del 60% del totale del cargo aereo italiano. La Lombardia da sola rappresenta per Malpensa quasi il 30% del traffico in uscita. Trasporto ferroviario. La Lombardia pesa sul traffico totale ferroviario italiano (76 milioni di t) per il 16%. Sul traffico ferroviario totale internazionale arriva a un quinto.

 

Andrea Zaghi