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Briciole di pane

Macerie del sisma per l'autostrada Cispadana

Emergenza terremoto. Ordinanza di Errani, stanziati 7,5 milioni

Bologna, 5 settembre 2012 – La scia di macerie lasciata dal sisma in Emilia potrebbe diventare un'opportunità per realizzare l'autostrada regionale Cispadana. Dalla distruzione alla costruzione, insomma, sfruttando le mille tonnellate di calcinacci, pietre, mattoni che vengono rimosse ogni giorno nei comuni terremotati. Lo prevede l'ordinanza 34 ufficializzata ieri dal commissario e presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, stabilendo anche una copertura economica di 7,5 milioni di euro per le attività di rimozione e trattamento delle macerie, pari a un prezzo di gestione di circa 50 euro a tonnellata.
I tecnici dell'infrastruttura autostradale che collegherà il casello Reggiolo-Rolo dell'A22 alla barriera di Ferrara Sud sull'A13 stanno già monitorando le caratteristiche geotecniche del materiale finora raccolto nel cratere per valutarne la portanza e quindi la funzionalità come rilevato stradale. A sua volta l'Arpa (l'agenzia regionale per l'ambiente) «sta verificando settimanalmente le caratteristiche chimico-fisiche delle macerie che portiamo e smistiamo nei tre siti di Medolla, Fossoli di Carpi e Mirandola per certificarne la sicurezza in vista di un successivo utilizzo. Qui finora abbiamo già portato 42mila tonnellate di macerie, ma le richieste di rimozione da parte dei sindaci aumentano di giorno in giorno», spiega Paolo Ganassi, dirigente Servizi ambientali di Aimag, la multiutility di Mirandola che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti proprio nell'epicentro del sisma, l'area nord del Modenese (serve 11 comuni, tutti terremotati).
Aimag è il principale operatore coinvolto nel cratere nel recupero e trattamento delle macerie (si dovrà far carico del 60% delle attività): 350 richieste di rimozione già ricevute dai comuni (una quarantina in più ogni settimana), 320 sopralluoghi fatti e 130 cantieri liberati, con una media di 15-20 cantieri a settimana. L'opera di "smassamento", ossia di estrazione dai calcinacci di beni personali e di valore rallenta molto le operazioni (Aimag, come le altre multiutility al lavoro, da Cmv Servizi a Ferrara a Geovest ed Hera si avvale di ditte terze specializzate) anche se l'obiettivo dell'ordinanza di Errani mirerebbe a fare in fretta e a massimizzare il recupero. «Aspettavamo questo provvedimento da un mese - nota Ganassi - non abbiamo ancora fatturato un euro ma ci siamo impegnati con la Regione a lavorare ai costi, con utile zero e una rendicontazione quasi maniacale, al fine di garantire la trasparenza. Sapremo a giorni se il materiale recuperato sarà adatto ai lavori della Cispadana, ma in caso contrario ci saranno altri cantieri in cui utilizzarlo».
Ieri la Giunta regionale ha ribadito anche il proprio impegno per chiudere entro ottobre tutte le tendopoli e ha annunciato l'arrivo, a breve, non solo dell'ordinanza con gli aiuti alle imprese ma anche di una legge regionale che, d'intesa con i sindaci e le soprintendenze, disciplini la ricostruzione nei centri storici e nelle zone rurali. Entro la settimana, infine, sarà aperta online la "white list", la lista di merito per le imprese che intendono partecipare ai lavori di ricostruzione finanziati con fondi pubblici e prevenire così le infiltrazioni mafiose.

Ilaria Vesentini (Il Sole 24 Ore)