Maltempo: commissione UE, caos aerei intollerabile
Kallas, blocchi di scali e ferrovie non dovranno ripetersi più
Bruxelles, 21 dicembre 2010 - Quanto sta succedendo negli aeroporti europei, ma anche nel settore ferroviario, non è più tollerabile. Dopo giorni di caos, il commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas, è sceso in campo denunciando le responsabilità di chi dovrebbe garantire il funzionamento dei collegamenti anche in caso di maltempo o eccezionali nevicate. Kallas non ha fatto nomi, ma il pensiero corre subito a Francoforte o Heathrow, dove la neve ha completamente paralizzato per ore il traffico aereo. O a Bruxelles, il cuore dell'Ue, dove lo scalo di Zaventem sta funzionando a singhiozzo perché le scorte del liquido necessario a liberare dal ghiaccio i velivoli sono quasi esaurite.
''Sono molto preoccupato dei gravi disagi causati ai trasporti in Europa dalle forti nevicate'', ha detto Kallas. Quanto accaduto ''e' inaccettabile e non deve ripetersi''. Naturalmente la sicurezza dei passeggeri, ha aggiunto il commissario, viene prima di tutto. Stavolta però sulla situazione hanno inciso anche altri fattori. Kallas ha puntato il dito soprattutto contro gli aeroporti, e in particolare le società che gestiscono i servizi di terra. La Commissione è in costante contatto con compagnie, scali, operatori ferroviari e autorità nazionali responsabili per i diritti dei passeggeri. “L'anello debole'' della catena, per il commissario, sembra essere quello dei servizi offerti a terra alla compagnie aeree. In questi ultimi giorni, la preoccupazione di Kallas su questo fronte ''è cresciuta''. E per questo ha deciso di chiamare a raccolta a Bruxelles i responsabili dei principali scali aeroportuali europei. In una riunione che si terrà nei prossimi giorni, al massimo all'inizio dell'anno, il commissario vuole chiedere ai responsabili di queste infrastrutture ulteriori spiegazioni su quanto accaduto. Ma anche verificare se e cosa occorre fare per essere sicuri che in futuro situazioni simili non si ripetano.
''Gli aeroporti - ha sottolineato ancora Kallas – devono impegnarsi seriamente per prepararsi ad affrontare difficili condizioni meteorologiche. In questi ultimi anni abbiamo visto che la neve, in Europa occidentale, non è poi un fenomeno così eccezionale. Una preparazione migliore, in linea con quanto già viene fatto nei Paesi del Nord, non è un'opzione 'extra', ma un'esigenza alla quale si deve fare fronte con i necessari investimenti''.
E se risulterà indispensabile, l'esecutivo europeo è pronto a intervenire con il varo di norme 'ad hoc' che rendano obbligatorio il rispetto di standard minimi nell'offerta dei servizi di assistenza terra. In modo da assicurare risposte adeguate in situazioni che, evidenzia la Commissione, non possono poi essere considerate così eccezionali.
''Sono molto preoccupato dei gravi disagi causati ai trasporti in Europa dalle forti nevicate'', ha detto Kallas. Quanto accaduto ''e' inaccettabile e non deve ripetersi''. Naturalmente la sicurezza dei passeggeri, ha aggiunto il commissario, viene prima di tutto. Stavolta però sulla situazione hanno inciso anche altri fattori. Kallas ha puntato il dito soprattutto contro gli aeroporti, e in particolare le società che gestiscono i servizi di terra. La Commissione è in costante contatto con compagnie, scali, operatori ferroviari e autorità nazionali responsabili per i diritti dei passeggeri. “L'anello debole'' della catena, per il commissario, sembra essere quello dei servizi offerti a terra alla compagnie aeree. In questi ultimi giorni, la preoccupazione di Kallas su questo fronte ''è cresciuta''. E per questo ha deciso di chiamare a raccolta a Bruxelles i responsabili dei principali scali aeroportuali europei. In una riunione che si terrà nei prossimi giorni, al massimo all'inizio dell'anno, il commissario vuole chiedere ai responsabili di queste infrastrutture ulteriori spiegazioni su quanto accaduto. Ma anche verificare se e cosa occorre fare per essere sicuri che in futuro situazioni simili non si ripetano.
''Gli aeroporti - ha sottolineato ancora Kallas – devono impegnarsi seriamente per prepararsi ad affrontare difficili condizioni meteorologiche. In questi ultimi anni abbiamo visto che la neve, in Europa occidentale, non è poi un fenomeno così eccezionale. Una preparazione migliore, in linea con quanto già viene fatto nei Paesi del Nord, non è un'opzione 'extra', ma un'esigenza alla quale si deve fare fronte con i necessari investimenti''.
E se risulterà indispensabile, l'esecutivo europeo è pronto a intervenire con il varo di norme 'ad hoc' che rendano obbligatorio il rispetto di standard minimi nell'offerta dei servizi di assistenza terra. In modo da assicurare risposte adeguate in situazioni che, evidenzia la Commissione, non possono poi essere considerate così eccezionali.