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Briciole di pane

Milano-Serravalle, al via la terza vendita, in vista la collocazione in Borsa

Decisione del Consiglio provinciale di Milano. Ammesse anche le offerte al ribasso

Milano, 30 ottobre 2013 - La Milano-Serravalle potrebbe essere quotata in Borsa ed essere così in venduta con il collocamento sul mercato. Potrebbe essere questo il traguardo dopo che il Consiglio provinciale di Milano ha dato il via libera, con il voto contrario dell'opposizione, alla vendita dell'intero suo pacchetto azionario (52,9%). La Provincia, infatti, ha autorizzato Asam (la holding delle partecipate della provincia di Milano), a procedere con la pubblicazione di un nuovo bando per la dismissione della quota.


La base d'asta è di 4 euro per azione (contro 4,45 euro dei due precedenti bandi), in questo modo la Provincia potrebbe incassare circa 380 milioni di euro (per la prima volta sono ammesse offerte al ribasso, previa valutazione da parte di Asam e successiva approvazione del consiglio provinciale). Ciò che conta, però, è la soluzione alternativa già approvata dalla Provincia, se infatti la gara andasse deserta o nessuna offerta fosse ritenuta valida, è già stata decisa “la collocazione delle azioni sul mercato borsistico”.


“Le ragioni della vendita - ha spiegato il presidente della Provincia Guido Podestà in Consiglio - sono diverse: in primo luogo, estinguere il debito di 140 milioni circa contratto col sistema bancario”. In aggiunta, fare fronte alle spese dell'ente e “garantire l'emissione di capitale fresco nelle società partecipate e non fermare i cantieri e le infrastrutture del territorio”.


L'eventuale investitore che decidesse di comprare la quota di Milano Serravalle posseduta da Asam-Provinca - con una spesa appunto di circa 380 mln - si accollerebbe anche le esigenze di capitalizzazione di due grandi opere infrastrutturali in capo a Serravalle: Tem e, soprattutto, Pedemontana.
 

Andrea Zaghi