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Briciole di pane

Pedemontana a caccia di fondi

Servono 1,1 miliardi per prolungare la Torino-Pineroto verso Cuneo

Milano, 3 agosto 2011 - L'obiettivo è sempre lo stesso: rompere l'isolamento della provincia di Cuneo e migliorare l'accessibilità verso il basso Piemonte. L'idea progettuale della cosiddetta Pedemontana del Monviso, che prevede il prolungamento della Torino-Pinerolo per circa 65 chilometri, fino a raggiungere la città di Cuneo, è già sul tavolo della Regione e delle Province interessate, in attesa di approfondimenti, e gode di un generale apprezzamento, accompagnato però - in tempi di pesante crisi economica - anche da un certo scetticismo sulla effettiva possibilità di reperire i finanziamenti necessari, circa 1,1 miliardi, anche immaginando un intervento importante da parte di privati (almeno al 50%) e la costruzione per lotti successivi. Lo studio di fattibilità è stato sviluppato da Ativa, la società concessionaria (fino al 2016) della tangenziale di Torino e dell'autostrada verso Pinerolo. La nuova bretella, che entra così nel pacchetto di opere che potrebbero essere sviluppate dalla Spa, in caso di rinnovo della concessione, si presenta come il naturale prolungamento della Pedemontana lombarda e di quella piemontese che, tuttavia, pur a gara affidata di project-financing, è ancora ferma dopo più di un anno al progetto preliminare, per le annose discussioni intorno al tracciato fra gli enti locali. Il percorso della Pinerolo-Cuneo, due corsie per senso di marcia più corsia di emergenza, si snoda nello studio di Ativa a partire dallo svincolo di Riva di Pinerolo, per proseguire verso ovest sull'attuale circonvallazione della cittadina, piegare verso sud in direzione di Saluzzo, innestarsi sulla circonvallazione della città che è già esistente e riprendere verso Cuneo, dove entrerà nella futura circonvallazione e s'interconnetterà anche con l'A33 Asti-Cuneo, che dopo anni, almeno sul lato della Provincia Granda, dovrebbe tagliare il traguardo. Dodici gli svincoli intermedi previsti, a toccare anche le località di Bricherasio, Cavour, Barge, Costigliole, Revello, Manta, Busca e Chiaffredo. Innovativa anche la tecnologia proposta per il pagamento del pedaggio: al posto delle tradizionali barriere di esazione, sarebbe infatti utilizzato il sistema Multi Lane Free Flow (cioè a flusso libero), che prevede l'installazione di portali in grado di rilevare e registrare il passaggio di un veicolo e la riscossione successiva del pedaggio o attraverso telepass o con carte prepagate, internet e telefono cellulare. «Lo studio che abbiamo elaborato - spiega Giovanni Ossola, presidente di Ativa - ha il compito non tanto di essere un progetto chiuso, ma di offrire un punto di partenza per il confronto fra le istituzioni e le comunità interessate dall'opera. Il coinvolgimento di tutti fin dall'inizio dell'iter progettuale è la novità che, a nostro avviso, dovrà caratterizzare questa infrastruttura». Che, tra l'altro, passerebbe su un territorio di pregio paesaggistico, da tutelare, con lo sviluppo di una strada "verde". «Uno dei benefici portati dell'arteria - conclude la società, nella presentazione del progetto - potrebbe anche essere il miglioramento della sicurezza stradale nella provincia Granda, dove è ancora alta la frequenza di incidenti in auto, anche mortali».
(Fonte: Il Sole 24 Ore)