Ponte sullo Stretto, amministratori locali e parlamentari chiedono rassicurazioni al governo
Occhi aperti sul Ponte
Roma, 2 febbraio 2012 – Occhi puntati sulla seduta del Cipe del 20 gennaio scorso, durante la quale è stato deciso di dirottare 1.624 milioni di euro assegnati nel 2009 alla Società Ponte di Messina verso altri interventi ed opere minori.
Dodici parlamentari siciliani del Pdl hanno depositato un’interrogazione al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Ministro per le Infrastrutture e lo Sviluppo economico Corrado Passera, “per conoscere in maniera definitiva ed inequivocabile la posizione del governo sulla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina”.
Secondo i sottoscrittori del documento “l’opera è una delle priorità per il riscatto del Sud che servirà ad incrementare la competitività e a ridurre il gap infrastrutturale con il resto d’Europa”. I deputati siciliani ritengono indispensabile dirimere la situazione di generale confusione derivante dalla sottrazione dei finanziamenti al progetto Ponte sullo Stretto, poiché appare non chiara la “ratio” che soggiace alla decisione di rinunciare definitivamente all’opera.
Parallelamente sindaci ed amministratori locali dei territori interessati dall’opera aspettano di conoscere l’esito dell’incontro tra il Governatore Calabrese Scopelliti ed il Ministro Passera in programma per il prossimo 9 febbraio.
Anche i rappresentanti istituzionali calabresi ritengono la realizzazione del Ponte fondamentale per lo sviluppo regionale e di tutto il meridione e si sono riuniti a Villa San Giovanni per una conferenza sul tema “infrastrutture, viabilità e trasporti nel Sud Italia”. Nel corso del dibattito si sono susseguiti gli interventi dei sindaci presenti che, con diverse argomentazioni, hanno sostenuto un’unica convinzione, e cioè che la decisione di definanziare il Ponte non è ne tecnica né finanziaria ma strettamente politica. La realizzazione dell’opera infatti accelererebbe lo sviluppo delle altre infrastrutture meridionali, permettendo al sud Italia di guadagnare un posto d’onore nell’area economica del mediterraneo tra il nord Europa e l’Africa settentrionale.
“Un buon governo – ha dichiarato Roberto Vizzari, Presidente dell’Associazione dei comuni dell’area dello Stretto – deve avere la capacità di accorciare le distanze, di ottimizzare i collegamenti. Le crisi non si possono combattere solo con i tagli ma anche investendo in opere strategiche. Opere strategiche così come abbiamo sempre considerato il Ponte, senza cui il corridoio1 “Berlino Palermo” non può decollare”.