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Puglia, Anas: protocollo antimafia per controllare i lavori sulla statale 100 "di Gioia del Colle", tronco Bari-Taranto

Il documento firmato con la Prefettura di Bari e le imprese affidatarie

Bari, 28 marzo 2014 - L’Anas, la Prefettura di Bari e l’Ati Marcegaglia Buildtech srl–Aleandri Spa hanno sottoscritto oggi a Bari un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori di completamento e messa in sicurezza della strada statale 100 “di Gioia del Colle”, Tronco Bari-Taranto, tra il km 7,200 e il km 44,500.


L’accordo introduce modalità ferree di controllo sulla tracciabilità dei flussi economico finanziari all’interno dei cantieri e, per garantire maggiore sicurezza contro i tentativi di condizionamento criminale, le assunzioni della manodopera locale saranno regolate da procedure di reclutamento all’insegna della massima trasparenza. Il protocollo disciplina l’obbligo per l’appaltatore, i subappaltatori e subcontraenti nei confronti dell’Anas di conferimento – preventivo alla stipula di qualsiasi contratto – dei dati della filiera relativi a società e imprese. L’obbligo di conferimento preventivo dei dati sussiste anche per le prestazioni di servizi, trasporti e forniture, noli a caldo e a freddo e per tutte le tipologie di prestazioni “sensibili”.


Qualora la Prefettura accerti elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa ed emetta una informativa ostativa, la Stazione appaltante non rilascia il proprio nulla osta alla stipula del contratto, ovvero procede alla revoca dell’aggiudicazione o nega l’autorizzazione al subappalto, e intima all’appaltatore o concessionario di far valere la risoluzione del subcontratto. Inoltre, è prevista l’applicazione della penale del 10%, a carico dei soggetti colpiti da interdittiva antimafia, che sarà affidata in custodia all’Anas, quale soggetto aggiudicatore, la quale verserà la penale su un apposito conto corrente fruttifero a disposizione dell’appaltatore (nei limiti dei costi sostenuti per la sostituzione del subcontraente o del fornitore nella misura massima del 40%). La parte residua della penale, pari al 60%, è destinata all’attuazione di misure volte ad aumentare la sicurezza antimafia secondo le indicazioni che il Prefetto farà pervenire.


“L’Anas – ha affermato il Presidente Pietro Ciucci – ritiene indispensabile per la crescita del Paese non solo costruire nuove infrastrutture ma farlo nel massimo della trasparenza e della legalità. Proprio per questo motivo, l’utilizzo dei protocolli d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori si sta rivelando uno strumento efficace su tutto il territorio nazionale”.


“Questo nuovo protocollo – ha proseguito Pietro Ciucci - è finalizzato a garantire una rapida e corretta esecuzione delle opere nel rispetto della legge, nonché a prevedere ulteriori misure intese a rendere più stringenti le verifiche antimafia, anche mediante forme di monitoraggio durante l’esecuzione dei lavori e l’Anas si impegna, d’intesa con il soggetto appaltatore, a rendere disponibile una banca dati informatizzata relativa alle imprese della filiera”.