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Puglia: il Piano Attuativo del PRT 2009-2013 - La rete ferroviaria

Una rete composta da oltre 1.500 km di ferrovie colloca la regione ai vertici nazionali

La rete ferroviaria regionale, molto estesa e capillare, è costituita da 1.507 km di ferrovie, di cui 826 km gestiti da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e 681 km sotto la gestione delle varie aziende ferroviarie locali: Ferrovie del Nord Barese – Ferrotranviaria (FBN), Ferrovie Appulo Lucane (FAL), Ferrovie del Gargano (FDG) e Ferrovie del Sud Est (FSE).

Secondo quanto emerge dallo studio del Piano Attuativo del PRT, la copertura territoriale garantita dalla rete ferroviaria è piuttosto elevata: 3,3 milioni di residenti di 149 comuni hanno a disposizione una stazione ferroviaria, e di questi, circa 800 mila abitanti risiedono a meno di 500 metri da una stazione.

Nel panorama della mobilità regionale, il Piano Attuativo sottolinea l’importanza del sistema ferroviario, definito come “l’elemento ordinatore della rete di trasporto pubblico”. Attualmente, la modalità ferroviaria riveste però un ruolo piuttosto marginale nel sistema dei trasporti pubblici regionali: solo il 9% degli spostamenti sistematici intercomunali avvengono tramite linee ferroviarie, e la percentuale sale solamente al 13% se si considera esclusivamente la domanda tra comuni direttamente serviti dalla ferrovia. Nel Piano viene quindi affermata l’esigenza di un nuovo approccio nella gestione dei servizi ferroviari, finalizzato al raggiungimento dell’interoperabilità tra le reti e di un pieno sfruttamento della potenzialità del sistema.

Sotto questo aspetto, il Piano Attuativo introduce una gerarchizzazione dei servizi ferroviari passeggeri, basata sulla divisione della rete in tre diversi livelli: un servizio ferroviario regionale, che collega le principali polarità della Puglia; un servizio ferroviario territoriale, che costituisce, nelle diverse province, il sistema strutturante del Trasporto Pubblico Locale; un servizio ferroviario metropolitano, attualmente presente nell’area metropolitana di Bari, ma che attraverso il ricorso a nuove tecnologie sarà esteso ad altre realtà della regione.

Le ferrovie svolgono un ruolo piuttosto modesto anche nel settore del trasporto merci. Se si considerano solo le modalità stradale e ferroviaria, quest’ultima si attesta infatti al 17%. Se si prende in esame anche il traffico merci dei porti di Bari, Brindisi e Taranto, la percentuale ricoperta dal trasporto su ferro si ferma appena al 5%.

In realtà, il trasporto merci su rotaia registra evidenti difficoltà in tutto il Paese. Per quanto riguarda la realtà pugliese, bisogna però considerare altri aspetti, tra cui innanzitutto le criticità presenti sulla linea Adriatica. Una seconda problematica è costituita dalla parcellizzazione dell’autotrasporto, poiché le imprese sono mediamente di dimensioni troppo piccole per cogliere i vantaggi dell’innovazione.

Il Piano si sofferma poi in particolare su tre interventi, definiti come prioritari per un potenziamento della connessione tra la regione e il resto del Paese: il completamento della linea adriatica; la previsione della nuova linea AC Bari-Napoli; il completamento dei raccordi e degli impianti per l’intermodalità mare-ferro-strada. Anche la sistemazione del nodo ferroviario di Bari rientra tra gli interventi considerati di primaria importanza.

Per quanto riguarda il costo delle opere, gli interventi di immediata realizzazione si attestano su un valore di poco superiore al miliardo di euro, quelli relativi allo scenario del 2013 ammontano a circa 2,2 miliardi di euro e quelli rientranti allo scenario del 2020 sono di circa 780 milioni di euro.

Matteo Martellacci

  Rete ferroviaria regionale - Sintesi del Piano Attuativo 2009-2013