Reggio Emilia. Tangenziale nord, la gara nel 2014
A giugno carte al ministero: per il bando servono 52 milioni di euro
Reggio Emilia, 22 maggio 2013 – Sulla carta, i 52 milioni di euro necessari al completamento del primo stralcio della tangenziale nord di Reggio ci sarebbero pure. Figurano, cioè, nel piano investimenti dell'Anas, titolare del progetto di viabilità. Il problema, però, è che se il governo non finanzia - concretamente - questi 52 milioni di euro, allora è come se sulla carta tale cifra non fosse mai stata inserita. E senza soldi, il tratto che da San Prospero Strinati corre fino a Pieve Modolena (all'altezza di Rete 2, la centrale reggiana dedicata al teleriscaldamento) rischia di rimanere un piano campato per aria.
Tanto più che, da qui a due settimane, il Comune di Reggio - che in questo progetto ha il ruolo di "facilitatore" - provvederà a inviare al ministero dell'Ambiente la revisione chiesta dal ministero medesimo sulla base delle indicazioni fornite da Roma in tema di impatto ambientale. Una volta trasmessa la documentazione, non rimarrà che attendere il via libera per il passo successivo: assicurarsi il finanziamento. Solo con il denaro in tasca, infatti, Anas potrà bandire la gara per appaltare l'esecuzione della tangenziale. E forse giova ricordare che al governo oggi siede anche il sindaco in decadenza di Reggio, Graziano Delrio.
Quanto al secondo stralcio, che arriva fino a Corte Tegge (totale 6 chilometri), la somma necessaria aggiuntiva è di ulteriori 60 milioni di euro: trattasi di fondi che nel piano investimenti Anas non figurano neanche, e su cui sarà necessario negli anni a venire tentare di giocare un'altra partita. Di fatto, l'opera si caratterizza come primo passo verso la realizzazione della "via Emilia bis" verso ovest e consentirà, dopo oltre 30 anni dall'avvio della sua realizzazione, la chiusura dell'anello tangenziale a nord della stessa via Emilia (strada statale 9) e della città, da San Prospero Strinati alla località Corte Tegge (al confine con Villa Cella), raccogliendo il traffico intenso che attualmente ammorba la via Emilia storica da Cella fino a Pieve Modolena e a via Martiri di piazza Tien an Men. Il progetto prevede un tratto stradale di circa 6 chilometri, prevalentemente a quattro corsie (due per senso di marcia, con carreggiate separate) collocato vicino alla ferrovia Milano-Bologna. Sono previsti un nuovo ponte sul Crostolo e due svincoli: il primo collocato all'altezza della centrale Rete2 tra via Hiroshima e via Bertani Davoli e l'altro tra Pieve Modolena e Roncocesi, che consentono le connessioni nord-sud e l'accesso alla tangenziale stessa. L'amministrazione locale che scade il prossimo anno e che due giorni fa ha fatto il punto della situazione sul lavoro complessivo della giunta, auspica di arrivare a bandire la gara per il primo stralcio da qui alla primavera 2014. Le modifiche al progetto richieste dal ministero dell'Ambiente al Comune hanno fatto sì che i tempi dell'iter burocratico si allungassero e non di poco. Lo scoglio reale, al solito, a questo punto è rappresentato dai soldi.