Reti di Comunicazione: la settimana del 27 settembre in pillole
FS in crescita nel primo semestre 2011
Confermando l'andamento positivo registrato negli ultimi anni, sono in crescita i risultati economici del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane nei primi sei mesi del 2011. Il Consiglio di Amministrazione approvato la relazione finanziaria semestrale di Gruppo al 30 giugno 2011 - elaborata secondo i principi contabili internazionali IAS (International Accounting Standard) – che registra un EBITDA (MOL) di 841 milioni di euro, in crescita del 7,7% rispetto ai 781 milioni dell'analogo periodo 2010. Tale andamento di ulteriore crescita pone le proprie basi sull'incremento dei ricavi operativi, sostenuto da maggiori volumi soprattutto nel segmento a mercato viaggiatori, in particolare Alta Velocità e merci. L'EBIT a giugno 2011 raggiunge i 278 milioni di euro, con un +21,4% nel confronto con i 229 milioni del 30 giugno dell'anno precedente (di contro, solo a fine giugno 2009, il Risultato Operativo di Gruppo era pari a -26 milioni di euro). Infine, il Risultato Netto semestrale, +90 milioni di euro, segna un incremento rispetto ai +34 milioni di euro del 30 giugno 2010 (+164,7%). Trenitalia, con risultati in forte crescita rispetto al primo semestre 2010, vede per la prima volta chiudere la Semestrale in positivo (utile netto di 32 milioni di euro, rispetto alla perdita di 32 milioni al 30 giugno 2010). Anche Rete Ferroviaria Italiana contribuisce alla positiva performance del Gruppo FS Italiane, chiudendo il periodo con un Risultato Netto di +64 milioni di euro, in crescita nel confronto con i +43 milioni al 30 giugno 2010.
Forum del trasporto ferroviario
Nella riunione del 22 settembre scorso, il Forum del trasporto ferroviario che riunisce alcune imprese che offrono servizio di trasporto ferroviario, passeggeri e merci (NTV, Arriva Db, Arenaways, Assofer e Fercargo) ha presentato a Rfi (Rete ferroviaria italiana) una proposta di Prospetto informativo della rete (PIR) per il 2012 ispirata ai principi di certezza delle regole, cooperazione e trasparenza. In particolare è stato proposto un coordinamento delle proposte anticipato a dicembre 2011, per il PIR che andrà in vigore a gennaio 2013, in modo che gli operatori abbiano a disposizione, già ad aprile 2012, le tracce della rete sulle quali per far circolare i treni.
UE: conformità delle linee ferroviarie alle Specifiche tecniche di interoperabilità
Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie L, del 21 settembre, n. 243, è stata pubblicata la raccomandazione della Commissione europea relativa ad una procedura comune da utilizzare per dimostrare il livello di conformità delle linee ferroviarie esistenti ai parametri fondamentali delle specifiche tecniche di interoperabilità (STI). Tale misura è volta a consentire l'attuazione della disposizione di cui alla decisione n. 2011/275/UE relativa a una specifica tecnica di interoperabilità per il sottosistema «Infrastruttura» del sistema ferroviario transeuropeo convenzionale, secondo la quale le linee esistenti che non sono oggetto di un progetto di rinnovo o ristrutturazione possono consentire la circolazione di veicoli conformi alle STI purché questi rispettino i requisiti essenziali della relativa all'interoperabilità direttiva 2008/57/CE del sistema ferroviario comunitario.
Accordo di programma tra SEA e ENAC
E' stato sottoscritto il contratto di programma tra Enac e Sea, gestore degli Aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate, per disciplinare i vari aspetti del rapporto tra lo Stato e la società. Lo rende noto l'Ente nazionale per l'aviazione civile. Il contratto, di validità decennale, stipulato in deroga alla normativa vigente in materia di regolazione tariffaria - precisa la nota - assicura a Sea la certezza delle entrate necessarie allo sviluppo del piano degli investimenti.
UE: assegnazione delle quote in materia di scambio di emissione
Il 26 settembre la Commissione europea ha pubblicato i valori di riferimento che consentiranno anche al settore del trasporto aereo di partecipare al sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (UE-ETS). Tali valori saranno utilizzati per assegnare annualmente a titolo gratuito, fino al 2020, le quote di emissione di gas ad effetto serra alle compagnie aeree, che dovrebbero ricevere 0.6797 quote ogni mille tonnellata/chilometro nel 2012, e 0.6422 per il periodo 2013-2020. L'assegnazione delle quote dovrebbe essere effettuata da ogni singolo Stato membro che dovrà moltiplicare il valore di riferimento per la somma delle tonnellate per chilometro registrate da ogni vettore aereo nel 2010.
Piano Alitalia per il rinnovo della flotta
Saranno presentati il 6 ottobre, ed entreranno in servizio il giorno successivo, i nuovi velivoli E-Jet, che Alitalia ha acquistato, nell'ambito del piano di rinnovo della flotta aerea, dal costruttore sudamericano Embraer, leader mondiale nel settore dei jet regionali e quarta al mondo per forza lavoro dopo Boeing, Airbus e Bombardier. La commessa per i 20 Embraer, del valore di circa 400 milioni di euro, punta a raddoppiare la capacità offerta da Alitalia sulle tratte regionali, con una flotta che passerà da 16 a 20 velivoli. I jet brasiliani (aerei da 90/100 posti) verranno utilizzati per coprire le destinazioni domestiche ed europee di Alitalia e andranno a sostituire tre tipologie di velivoli: gli Md-80, gli Embraer 170 e i Bombardier ex Air One.
Asta delle frequenze della banda larga mobile
Si è chiusa lo scorso 22 settembre la prima fase dell'asta per frequenze radioelettriche sulla banda 800 Mhz, portando l'incasso provvisorio derivante dall'assegnazione dei diritti d'uso di tali frequenze a 3.907.638.081 euro, come risulta dal comunicato giornaliero pubblicato sul sito del Ministero dello sviluppo economico. A seguito della chiusura della fase dei rilanci d'asta, sono stati assegnati sei blocchi a 800 Mhz (due ciascuno) a Telecom, Vodafone e Wind, lasciando pertanto fuori la Tre Italia (H3g). La gara è ancora in corso per gli altri lotti di frequenze 1.800, 2.000 e 2.600 Mhz. Si segnala in proposito che H3g ha opzionato due lotti a 1.800 Mhz come da delibera Agcom 127/11/Cons. Sarebbe stata proposta inoltre una ripartizione della quota eccedente il gettito minimo stimato di 2,4 miliardi - che andranno al miglioramento dei saldi di finanza pubblica - al 50% al Ministero dello sviluppo economico (di cui il 10% alle tv locali come indennizzo per la liberazione delle frequenze) per misure a favore del settore delle comunicazioni elettroniche, mentre il resto al Ministero dell'economia e delle finanze per misure di stabilità finanziaria.