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Briciole di pane

Ri-progettare l'Italia: innovazione e infrastrutture al centro del dibattito

Si è svolto a Roma il convegno organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Presenti i vertici di Confindustria, Cassa Depositi e Prestiti, Anas e Ferrovie dello Stato

Roma, 13 novembre 2013 - "Ri-progettare l’Italia. Innovazione, ricerca ed infrastrutture: gli ingegneri oltre la crisi", un incontro tra i vertici di Confindustria, Cassa Depositi e Prestiti, Anas e Ferrovie dello Stato, con l’obiettivo di aprire un proficuo confronto sul futuro del nostro Paese e presentare proposte concrete in materia di innovazione e infrastrutture.

Il convegno, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri in occasione dell’Assemblea annuale, si è svolto questa mattina a Roma, all’hotel Quirinale. I lavori, moderati dal vice direttore del Tg La7 Andrea Pancani, sono stati aperti dalle relazioni del presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano, e del vice presidente vicario del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Fabio Bonfà.

La giornata è proseguita con i due focus "Innovare l’innovazione" e "Infrastrutture", cui hanno partecipato, tra gli altri: Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria; Franco Bassanini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti; Pietro Ciucci, presidente dell'Anas; Mauro Moretti, Ad di Ferrovie dello Stato.

 

Squinzi: italiani martoriati dalle tasse

Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha affermato che "gli italiani sono un popolo paziente che si è lasciato martoriare da una pressione fiscale che non ha pari in nessun posto del mondo". Secondo Squinzi, comunque, "la competitività del Paese resta forte, non paragonabile a quella ad esempio della Spagna" e il fatto che lo spread resti alto dimostra che "il problema dell'Italia non sono i fondamentali economici ma l'instabilità politica".
Il presidente di Confindustria ha affermato che "l'Italia ha tutte le potenzialità per tornare a crescere ma serve più coraggio nelle scelte" e, parlando della Legge di Stabilità, ha espresso un giudizio “non del tutto positivo": “sappiamo benissimo che la priorità è riportare l'Italia sotto il vincolo del 3% ma ci aspettavamo di più, molto di più sotto il profilo delle misure per la crescita” e anche " più attenzione alle imprese e al lavoro in termini di riduzione del cuneo fiscale". Squinzi ha poi precisato che questa "non è una richiesta di Confindustria ma del Paese, perché oggi si gioca la partita del futuro e non si cresce adagiandosi sullo status quo: alla classe politica e al governo chiediamo un cambiamento forte".
Infine, Squinzi ha richiesto maggiore serietà in tema di spending review, notando che "la spesa pubblica va efficientata e ottimizzata, ma ciò deve comportare tagli di quei capitoli che non creano valore aggiunto e che sono fonte di inefficienze e di sprechi: solo così si può ricorrere alle risorse e non, come negli ultimi anni, a nuove tasse".


 
Bassanini sulla Legge di Stabilità: spero siano accolti gli emendamenti su Cdp

Anche il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, si è soffermato sulla Legge di Stabilità, commentando gli emendamenti che puntano ad aumentare la leva finanziaria della Cassa fino a 95 miliardi con garanzia del Tesoro. "Ho visto che ci sono degli emendamenti bipartisan in questo senso, speriamo siano accolti visto che si tratta di una indicazione già ipotizzata e condivisa dai nostri azionisti" ha affermato, precisando che questa misura “solleverebbe il sistema bancario da una quota del rischio che oggi è il principale problema".

 

Ingegneri, Zambrano: serve una cultura prevenzione dai rischi ambientali

Passando al tema delle infrastrutture, il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, ha affermato che in Italia manca "una vera cultura della prevenzione soprattutto da rischi ambientali, sismici e idrogeologici". Zambrano ha quindi chiesto alla politica "il coraggio di fare, a volte, scelte apparentemente impopolari o che tocchino interessi pur forti ma di parte". Una politica, dunque, che sia "al centro dei sistemi decisionali, attenta ai problemi della gente" e in grado di rivoluzionare il sistema in cui si assiste a "uno straordinario e costosissimo paradosso”: l'eccesso contemporaneo di regolazione e controlli, “paradosso che ha portato ad una paralisi degli investimenti e a disincentivare i possibili investitori esteri" ha spiegato Zambrano.

Per questo, gli ingegneri chiedono "norme chiare e chiaramente applicabili" e "il disboscamento della miriade di enti e soggetti istituzionali che intervengono in ogni singola sia pur semplice procedura". Tra le altre richieste, oltre a quella della prevenzione, anche l'eliminazione del consumo del suolo ed il riutilizzo del territorio, il rilancio delle infrastrutture, l'accrescimento della sicurezza delle reti e dei servizi informatici, la promozione della sicurezza alimentare, il riuso delle città e la loro organizzazione in 'smart city', l'aggiornamento delle norme tecniche delle costruzioni.
 

M.M.

  Il video del convegno