'Rigassificare' per implementare lo sviluppo infrastrutturale. La proposta del presidente dell'Autorità per l'energia, Guido Bortoni
Conseguentemente, per Bortoni, si otterrebbe una maggiore concorrenza ed una maggiore sicurezza nel mercato del gas
Roma, 12 febbraio 2012 - Puntare sui rigassificatori per favorire lo sviluppo infrastrutturale. E’ quanto sostenuto dal presidente dell'Autorità per l'energia, Guido Bortoni, a margine di un convegno sulla riforma dei carburanti. Un rigassificatore è un impianto che permette di trasformare il metano liquido in metano gassoso. Il gas viene fornito al rigassificatore mediante navi cisterna (metaniere) e, una volta trasformato in stato gassoso, viene immesso nelle condutture della rete di distribuzione.
Sul fronte dei recenti problemi relativi all'approvvigionamento di gas, Bortoni ha illustrato le azioni intraprese dall'Autorità: "Noi abbiamo adottato misure ormai quotidiane, 4-5 da 10-15 giorni. Due proprio ieri e sono tutte misure contingenti per affrontare al meglio questa crisi nel breve termine". Il numero uno dell'Autorità per l'energia ha ricordato che, con le ultime due misure adottate, è stato "sfruttato lo strumento del bilanciamento del gas, per consentire una massimizzazione reale delle importazioni del gas" e poi si è puntato sull'"utilizzo, quanto basta, di olio combustibile nelle centrali per minimizzare i consumi di gas per produrre energia".
"La gestione del breve termine - ha aggiunto Bortoni - non deve distoglierci dall'obiettivo di medio termine: questo paese deve compiere una maggiore infrastrutturazione nel gas, proprio a partire dai rigassificatori". Questo, secondo il presidente dell'Autorità per l'energia, è l’investimento giusto "per soddisfare tre obiettivi sinergicamente: diversificare le fonti di approvvigionamento, garantire una maggiore concorrenza ed una maggiore sicurezza nel mercato del gas". Per Bortoni, infatti, “effettuare una regolazione innovativa significa anche favorire lo sviluppo infrastrutturale".