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Briciole di pane

Ritardato utilizzo dei Fondi strutturali: interpellanza alla Camera dei Deputati

Risponde il Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto

Roma, 14 marzo 2011 - In Aula della Camera dei Deputati si è svolta un’Interpellanza urgente con la quale si è chiesto, tra l’altro, al Governo di conoscere le iniziative in merito ai ritardi nell’attuazione dei programmi operativi italiani che beneficiano dei fondi strutturali al fine di evitare la revoca dei finanziamenti europei.
Il Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ha evidenziato che relativamente allo stato di attuazione dei programmi operativi nazionali e regionali, al 31 dicembre 2010, secondo i dati forniti dalla Ragioneria generale dello Stato, il livello della spesa è pari al 9,3% del costo totale nel caso dei programmi FESR e del 10,8 % nel caso dei programmi Fondo sociale europeo, mentre il livello degli impegni è pari al 19,29 per cento per i programmi FESR e al 16,56% per i programmi FSE; la situazione dei programmi appare molto differenziata, con una evidente concentrazione delle criticità nelle regioni del Mezzogiorno, in modo particolare Campania e Sicilia, dove si concentra l`ammontare più rilevante delle risorse da certificare entro fine anno.
Entro la fine del 2011 dovranno essere certificate alla Commissione spese per un ammontare complessivo di oltre 8,2 miliardi di euro, di cui 5,6 per le sole Regioni del Mezzogiorno. A tal fine, il Governo è intervenuto con la delibera CIPE n. 1 del 2011 recante misure volte ad accelerare e a modificare la fase di attuazione, rimuovendo i fattori di ritardo e definendo le regole che consentano di riprogrammare le risorse tra i diversi programmi operativi.
Per quanto riguarda il FAS, la delibera CIPE dell’11 gennaio 2011 ha aggiornato la dotazione in riferimento ai contenuti della manovra adottata con decreto-legge n. 78 del 2010, senza in alcun modo, però, venir meno all`impianto complessivo delle quote di finanziamento FAS per le regioni del Mezzogiorno d’Italia.
Si sono tenuti una serie di incontri con le Regioni per verificare lo stato di avanzamento dei programmi operativi regionali, una rimodulazione e verifica delle risorse cosiddette liberate dei vecchi programmi comunitari e le risorse FAS della vecchia programmazione, in riferimento al non utilizzo, mancato utilizzo o riprogrammazione delle stesse risorse. È stato, inoltre, siglato un accordo di convergenza con le Regioni (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) che definisce in modo concordato l`utilizzo delle risorse dei programmi operativi interregionali, in modo particolare attrattori culturali ed energia.
Con riferimento al Patto di stabilità, l’art. 1, comma 148-bis, della L. 220/2010 ha attenuato per le Regioni i vincoli del Patto prevedendo che il superamento dei limiti del Patto determinato da maggiore spesa per interventi realizzati con la quota di cofinanziamento nazionale rispetto alla media della corrispondente spesa per il periodo 2007-2009 non è considerato ai fini dell’applicazione delle sanzioni, se le regioni rispettano il limite delle spese correnti, il limite di indebitamento e il limite delle assunzioni di personale.
Le indicazioni date anche all’interno della delibera CIPE prevedono una percentuale di impegni al 31 maggio pari al 100 per cento minimo delle risorse da spendere entro il 31 dicembre 2011. C’è anche la scelta precisa da parte del Governo di concludere entro i prossimi 30 giorni, d’intesa con le regioni, le riprogrammazioni dei programmi regionali per spostare da misure di intervento per le quali non emerge un avanzamento, ma solo forti criticità di risorse, su altre misure che hanno una maggiore capacità di tiraggio in coerenza con i contenuti del Piano nazionale per il Sud e con i contenuti del quadro strategico nazionale.

Il Ministro ha, infine, evidenziato che la problematica dell’utilizzo delle risorse FAS è collegata ai meccanismi di spesa e alla conseguente qualità delle modalità di spesa delle risorse. Sul punto ha, inoltre, sottolineato che ``si è sviluppato il lavoro che il Governo ha posto in essere con il Piano per il Sud, con la delibera CIPE citata, ma anche con il decreto ministeriale sulla perequazione infrastrutturale e il decreto legislativo che nei prossimi giorni inizierà il suo iter all`interno della Commissione bicamerale in attuazione dell’articolo 16 della legge sul federalismo fiscale, per individuare e costruire un nuovo modello di governance``.