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Briciole di pane

Roma Capitale: Regina, serve decisa riqualificazione di infrastrutture e viabilità

Il presidente di Unindustria lo ha affermato nel corso della sua relazione all'Assemblea pubblica al Gran Teatro di Roma

Roma, 10 maggio 2012 – “Il ruolo di Roma richiede un patto forte tra tutti i livelli istituzionali. La dimensione di Roma Capitale intensificherà gli spostamenti verso di essa e tra tutte le province, dunque sarà necessaria una decisa riqualificazione delle infrastrutture e della viabilità. Si tratta di pianificare lo sviluppo sostenibile dell'area vasta e di vedere definiti i confini della nuova città metropolitana. Lungo un orizzonte temporale più ampio è opportuno immaginare una governance propria di un'area che comprenda Roma Capitale e il Lazio”. Lo ha detto il presidente di  Unindustria Aurelio Regina nel corso della sua relazione all'Assemblea pubblica al Gran Teatro di Roma.

“Amici imprenditori, il Governo Monti ha offerto alla città e alla sua regione una grande opportunità, Roma Capitale, e insieme un vincolo, il ritiro della candidatura olimpica - ha sottolineato Regina -. Con il secondo decreto per Roma Capitale il Governo ha interrotto un percorso che lasciava Roma con lo stesso assetto istituzionale di un comune di 300 abitanti. Dopo un'attesa durata vent'anni, si è aperto un canale diretto tra lo Stato e la sua Capitale che permette di definire quanto e come Roma concorrerà alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica”.

“La sua presenza nel Cipe consentirà la programmazione pluriennale delle infrastrutture e non opera per opera - ha aggiunto - Si riconoscono i costi che Roma sostiene per il suo ruolo di Capitale e sarà proprio il Governo a quantificarli, in modo che sia  verificabile l'onere che grava sulla città. Oggi il debito accumulato dal comune di Roma è imponente: l'ultima verifica parla di 9 miliardi. Per ripagare il debito, i cittadini romani hanno il massimo carico di addizionale comunale Irpef e le tasse aeroportuali più alte d'Italia. È allora urgente conoscere entro quest'anno quanto lo Stato trasferirà alla sua Capitale”.

“Berlino, Vienna e Bruxelles, nei rispettivi Stati federali, sono città Capitali equiparate allo Stato-Regione, con competenze legislative separate da quelle statali - ha spiegato - Anche uno Stato ad ordinamento regionale come la Spagna ha previsto per Madrid le stesse funzioni riservate alle sue regioni. Nel confronto con l'Europa è evidente che per Roma i poteri previsti sono troppo limitati. Inoltre, la geografia economica e sociale dei paesi industrializzati è disegnata proprio sulle nuove funzioni delle grandi metropoli''.

“Queste dovranno sempre più gestire la complessità, dalla pianificazione e gestione territoriale al ciclo energetico, dal trasporto merci alla mobilità delle persone - ha sottolineato -. La Commissione europea le chiama smart cities, città che fanno dell'efficienza energetica la chiave per lo sviluppo sostenibile. L'idea è che la città sia il luogo dove si afferma l'internet delle cose''.

“Una rete che connette gli individui, con informazioni che fluiscono tra cittadini e soggetti pubblici e privati, elaborate per migliorare i servizi - ha aggiunto - Il nostro sistema associativo sta lavorando per questo, a partire dal progetto Frosinone Smart Province che, aggregando gli stakeholder del territorio, si prepara a divenire un laboratorio per il Lazio Smart Region”.

Fonte: Adnkronos