Sicilia: il sistema portuale giocherà un ruolo di rilievo nel bacino del Mediterraneo
Razionalizzazione e potenziamento delle infrastrutture, riforme gestionali, definizione di ruoli e leggi: le richieste emerse in un summit a Catania
Roma, 29 aprile 2013 – Sviluppare sistemi portuali ed aeroportuali in un’ottica europea e mediterranea: questo l’argomento al centro del summit internazionale “North South Conference” che si è svolto nei giorni scorsi a Catania.
Nel corso della due-giorni di studi è emerso quanto sia urgente intervenire sui sistemi logistici e di trasporto nazionali ed europei secondo precise linee guida: razionalizzazione e potenziamento delle infrastrutture, riforme gestionali, definizione dei ruoli istituzionali e con un'unica legge di riforma di porti e interporti.
Il meeting internazionale ha ospitato centinaia di manager, accademici, diplomatici provenienti da tutto il mondo, riuniti dai promotori Est (Europea servizi terminalistici), Bic e Cisco sotto il segno di una convinzione: la Sicilia è e può diventare un riferimento nodale per lo sviluppo della logistica marittima internazionale a condizione che ci siano i giusti interventi e investimenti.
La Sicilia, l’isola più grande del Mediterraneo con i suoi 25.711 km² di superficie ed oltre 5 milioni di abitanti, è per la sua posizione geografica una piattaforma logistica del tutto naturale, crocevia di rotte marittime e traffici commerciali. Bisogna essere in grado oggi di attirare questi flussi per sfruttare le opportunità di crescita economica che derivano da questi mercati.
Primo fra tutti il mercato cinese, che si fa avanti auspicando che i porti isolani diventino un buon punto di sbarco verso l'Europa e il Mediterraneo, cosa che assume maggior valore se si pensa che il sistema portuale cinese è tra i più potenti, con un trend “eco-friendly”, mirato alla specializzazione, intellettualizzazione e automazione delle attrezzature e all'informatizzazione.
Tutti i partecipanti, rappresentanti dei vari mondi coinvolti dal tema della portualità e reti trasportistiche, si sono trovati d'accordo su un must: migliorare il sistema dei trasporti marittimi internazionali significa anche abbattere le “barriere” normative e istituzionali che spesso rallentano le relazioni tra stakeholder e Governi. Serve legiferare in modo parallelo, parlando tutti la lingua dell'intermodalità, della prospettiva, dell'investimento e della sinergia.
In questo la Sicilia giocherà il suo ruolo nel bacino del Mediterraneo.