Sicilia: L'Università di Enna acquista un drone per monitorare dall'alto le emergenze del territorio
E' il drone X6 dell'Aibotix, un robot volante e ambientalista dotato di telecamera e può essere pilotato con un radiocomando oppure programmato



Enna, 7 febbraio 2014 - Nei cieli di Enna c’è un piccolo robot che vola. Non si tratta di effetti speciali oppure di fantascienza, ma di un drone di ultima generazione l'X6 di Aibotix, acquistato con i fondi Pon dall' Università degli studi di Enna “Kore”. E’ un piccolo gioiello di ingegneria elettronica dotato di sei eliche e di una telecamera per visionare dall'alto incendi, smottamenti e aree contaminate.
Il drone X6 è stato ufficialmente presentato presso la sede dell’Ateneo, alla presenza del Presidente Cataldo Salerno e del Rettore Giovanni Puglisi, con una dimostrazione pratica; è agile nei movimenti, stabile e può essere pilotato attraverso un normale radiocomando oppure in maniera automatica grazie alla possibilità di programmare una rotta di volo senza pilota e capace di decollo ed atterraggio verticali. Molteplici gli usi del drone X6 che trova applicazione, grazie alla sua versatilità, nei campi della pubblica sicurezza, del monitoraggio ambientale, di ispezione di opere ed infrastrutture e di riprese aeree ad ampio raggio.
"Un gioiello di elevata ingegneria elettronica – ha spiegato Giovanni Tesoriere, Preside della Facoltà d'Ingegneria - di qualità superiore rispetto ai tanti sul mercato per la sensoristica di cui è dotato".
Il primo utilizzo del drone X6, da parte dello staff di ricerca dell’Ateneo, sarà il rilievo ed il controllo della frana che ha interessato la statale 117 bis, in territorio ennese, causata dalle piogge degli ultimi giorni. A fine febbraio i professori d'Ingegneria Civile Ambientale Gabriele Freni e Mauro De Marchis coadiuvati dal pilota raggiungeranno due siti contaminati da discariche. Inoltre una convenzione con l'Inail consentirà di effettuare il controllo dei fumi delle ciminiere tramite un "naso elettronico" mandato in quota", tra gli accessori un termografo (rileva le differenze di calore) e il laser scanner (per il controllo topografico).
Dopo il drone sottomarino, l'ateneo si dota di quello aereo finanziato dal PON Ricerca e Competitività 2007-2013 e va a incrementare la strumentazione in uso nel progetto SIBSAC, Sistema Integrato perla Bonifica e il trattamento di Sedimenti e Acque Contaminate ad elevata salinità.
"Nell'ambito del progetto di ricerca noi lo utilizzeremo per monitorare l'inquinamento aereo - come ha spiegato Freni, il preside del corso di laurea - Quindi la propagazione d'inquinanti aerei nell'area di Augusta dovuti all'attività industriale".
"La ricerca - ha affermato Cataldo Salerno - non è una spesa ma un investimento produttivo, testimone ne è Ingegneria, una facoltà molto costosa che ripaga gli investimenti ad essa dedicata lavorando molto per conto terzi”.
L'ateneo di Enna è in possesso del drone da pochi giorni e sono già arrivate le prime commissioni dall'Olanda. La presentazione del drone X6 è stata anche una occasione per divulgare ai professionisti e alle Pubbliche Amministrazioni l’importanza di utilizzare tecnologie particolarmente innovative, sicure ed a zero impatto ambientale.