Sicurezza stradale: a Parma nasce un centro dedicato in ateneo
Gli obiettivi: miglioramento della sicurezza stradale in Italia e riduzione dell'incidentalità, sviluppo di attività di ricerca in collaborazione tra
Parma, 16 dicembre 2010 - E' nato, presso l'Ateneo di Parma, il Centro di Ricerca per la Sicurezza Stradale Diss, diretto da Lorella Montrasio del Dipartimento di Ingegneria Civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura. Il Centro ha come finalità, si legge in una nota, il miglioramento della sicurezza stradale in Italia e in particolare, in accordo con gli obiettivi della Commissione Europea e degli organismi istituzionali nazionali preposti, la drastica riduzione dell'incidentalità, mediante lo sviluppo di attività di ricerca che si svolgono in collaborazione tra Dipartimenti di diversi Atenei italiani e altri soggetti pubblici e privati.
Nello specifico il Diss vede tra i fondatori cinque Dipartimenti dell'Università di Parma (Ingegneria Civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura, Ingegneria Industriale, Ingegneria dell'Informazione, Psicologia, Clinica Medica, Nefrologia e Scienze della Prevenzione) e due enti esterni (il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Universita' di Catania e il Centro Nazionale Opere Salesiane di Roma) ed e' aperto a tutte le competenze, accademiche e non, di cui intende essere catalizzatore sinergico, operando in armonia con le Istituzioni e gli organismi Nazionali ed Europei preposti, pubblici e privati.
La partecipazione istituzionale e di competenze esterne al Centro avviene attraverso il “Comitato di Indirizzo e Coordinamento” organismo consultivo del Centro stesso, i cui membri sono personalità rappresentative della Sicurezza Stradale nel Paese. Il Comitato coinvolge rappresentanti dei ministeri dell'Interno, dell'Istruzione, della Salute, oltre a Istituto Superiore di Sanità, Accredia, Inail, Ispesl e Ancma. Sono in via di perfezionamento, fa sapere l'Ateneo, accordi per la partecipazione di ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Fondazione Ania, Dekra e, successivamente, di Anci, Anas, Aiscat e Api.
(Fonte Adnkronos)