Silenzio-assenso per le costruzioni
Limite di 90-100 giorni per il permesso
Roma, 5 maggio 2011 - Forte accelerazione del Governo su edilizia privata, piano casa e social housing a contributo pubblico. Gli interventi per rilanciare l'edilizia privata vanno tutti nel senso di una forte liberalizzazione. La norma più importante del decreto legge per lo sviluppo è quella che introduce il silenzio-assenso entro un massimo di 90-100 giorni (180-200 per le città di oltre 100mila abitanti) per il rilascio del permesso di costruire che al momento è ancora necessario per nuove costruzioni, ristrutturazioni urbanistiche e ristrutturazioni edilizie con aumenti di volumetrie. Il decreto legge liberalizza anche i cambiamenti di destinazioni d'uso in deroga ai piani regolatori finché non intervengano le leggi regionali. Prevede inoltre una piccola sanatoria per tutti i lavori che siano stati realizzati in difformità al titolo abilitativo per una differenza inferiore al 2% per cubatura, superficie o altezze. A proposito del piano casa, vengono riaperti i termini peri piani regionali incentivando ancora la "demolizione e ricostruzione" con libertà di sagoma, mentre viene introdotto per la prima volta anche un premio di volumetria del 100,6 per gli edifici non-residenziali. II decreto legge contiene anche il dimezzamento da 6o a 3o giorni del termine per la Scia e un'interpretazione autentica che equiparala Scia alla Dia usata per vecchi interventi, una norma controversa (al punto che potrebbe essere eliminata dal testo finale), che elimina il parere del Sovrintendente nel caso in cui il Comune avesse recepito negli strumenti urbanistici le prescrizioni del piano paesaggistico regionale. Intanto una riunione del Cipe fissata prima del Consiglio dei ministri di oggi darà il via libera al piano di social housing da 2,7 miliardi di investimenti per mettere a disposizione 15.209 alloggi con un contributo del Tesoro di 298 milioni e un investimento privato di 1979 milioni Le regioni interessate sono 14, è rimasto fuori il Lazio che non ha ancora firmato l'intesa preliminare con il ministero delle Infrastrutture. All'ordine del giorno del comitato interministeriale anche il secondo atto aggiuntivo della Brebemi, l'ottava tranche di finanziamento per il Mose, le opere portuali per la laguna di Venezia, il lotto Tarquinia-Civitavecchia della Sat, il contratto Anas con l'Assegnazione di 330 milioni perla manutenzione straordinaria, l'assegnazione di 240 milioni per la manutenzione straordinaria di Rfi, l'auditorium di Firenze e le opere compensative per la base aerea Dal Molin. Rinviato tutto il piano Sud con l'assegnazione dei 15,4 miliardi di Fas 2007-2013 alle regioni meridionali.