Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Sopra i 300 chilometri si viaggia in treno

Le ferrovie avranno una fetta più importante delle medie percorrenze: tra vent'anni almeno il 30% - L'Alta velocità sarà più che triplicata

Roma, 11 aprile 2011 - II trasporto su ferro avrà la fetta più importante delle medie percorrenze: i tragitti sopra i 300 chilometri saranno, per almeno il 30% entro il 2030 e almeno il 50% entro il 2050, appannaggio dei treni e, in misura ridotta, delle vie navigabili. Il Libro bianco, alla voce ferrovia, disegna questo obiettivo come principale bussola strategica per i prossimi anni. Insieme all'apertura del mercato interno dei servizi. E a una netta accelerazione sul fronte delle infrastrutture: entro il 2030 dovrà essere triplicata la lunghezza della rete ad alta velocità. Rete che, entro il 2050, dovrà essere completata.
La visione strategica della Commissione europea, in diversi passaggi del Libro bianco, distingue chiaramente l'approccio alle medie e lunghe percorrenze da quello ai trasporti urbani. Per le prime dovrà avere un ruolo preponderante il trasporto collettivo, mentre per i secondi sarà lasciato più spazio ai singoli e ai loro veicoli (ovviamente, a basse emissioni). A loro volta, poi, ferrovia e trasporto aereo dovranno essere meglio integrati. Tra gli obiettivi al 2050, infatti, il Libro bianco cita anche il collegamento di tutti gli aeroporti con la rete ferroviaria ad alta velocità e la connessione tra i porti e le linee di trasporto merci. Sottolineando, ancora una volta, l'importanza della creazione di corridoi dedicati, con un approccio multimodale ed efficiente. Che sarà decisivo soprattutto per le merci, settore per cui il Libro bianco evidenzia la necessità di incentivare l'utilizzo dei treni al posto dei Tir.
Un passaggio decisivo, e che riguarda molto da vicino l'Italia, sarà relativo all'eliminazione dei colli di bottiglia e degli ostacoli alla concorrenza nei diversi Paesi, per arrivare a un'area unica di trasporto a livello continentale. A questo aspetto il Libro dedica un'intera sezione. «Il settore dove questi problemi sono più evidenti — si legge nel documento — è il mercato interno dei servizi ferroviari, che va completato per realizzare un'area ferroviaria comune». Eliminando tutti gli ostacoli tecnici, amministrativi e legali alla concorrenza. Soprattutto quelli relativi all'accesso all'infrastruttura, realizzando in tutti i Paesi la piena separazione tra gestione delle rotaie e servizi. E riducendo il peso nei diversi Stati degli ex monopolisti.
Un capitolo specifico, infine, viene dedicato all'armonizzazione e al completamento di alcune misure già avviate. Come la creazione di uno standard unico per la certificazione di sicurezza dei treni, grazie al potenziamento delle competenze dell'Era (European railway agency), affidandole anche compiti più pervasivi di controllo sulle diverse agenzie nazionali. O il completamento del sistema, già ampiamente avviato, di gestione informatizzata del traffico su ferro, l'Ertms.

Fonte: Il Sole 24 Ore Trasporti