Tav Torino-Lione, il progetto definitivo è in ritardo
Allarme del Vicepresidente Commissione Trasporti del Senato: sarebbe bloccato negli uffici del Ministero dell'Ambiente
Roma, 12 dicembre 2014 - Il progetto definitivo della Nuova Linea Torino Lione (NLTL), è bloccato a Roma al Ministero dell’Ambiente. Così, almeno, ha denunciato il Vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato Stefano Esposito che ha lanciato l’allarme sul rispetto dei tempi previsti per la realizzazione dell’opera e quindi nei confronti dell’Europa.
Il via libera del Ministero sarebbe dovuto arrivare il 30 settembre scorso; la data, poi, era stata spostata a metà ottobre, poi a fine ottobre e poi ancora a metà novembre. E attualmente, hanno spiegato alcuni organi di stampa, non ci sarebbero date certe sull’approvazione ministeriale. In ogni caso, appare difficile come il progetto possa arrivare all’esame dell’ultima riunione del Cipe del 2014 e quindi essere varato in maniera definitiva.
La conferma dei ritardi è stata anche fornita dal Commissario Straordinario di Governo per l’opera, Mario Virano, che ha spiegato però: “Le tempistiche interne al ministero sono quelle fisiologiche, ma forse c'è una sottovalutazione rispetto alla catena delle scadenze legate all'approvazione del progetto”. In ogni caso, il ritardo potrebbe riflettersi sulle tempistiche degli espropri da effettuare in Valle di Susa e, politicamente, sulla possibilità di chiedere all’Ue insieme alla Francia, il 26 febbraio prossimo, il contributo del 40%, anche se, ha spiegato Virano, presentarsi a quella data con il progetto approvato “non è vincolante”.
Sempre Virano, poi, si è detto convinto che la situazione che si è creata “non ostacolerà il percorso avviato e che porterà alla nascita del nuovo soggetto promotore della Torino-Lione” che sostituirà Ltf. Creazione, quest’ultima, che comunque era già stata prevista per metà dicembre. La società che dovrà essere creata avrà come rappresentante dell’Italia la Fs Holding e avrà sede legale in Francia.