Terremoto: Emilia Romagna, 1,3 mld per opere pubbliche e beni culturali
Varato programma di ripristino edifici danneggiati da sisma di un anno fa
Bologna, 21 giugno 2013 - Oltre 1,3 miliardi di euro e 1502 interventi previsti. Sono i numeri del Programma per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche e dei beni culturali danneggiati dal sisma del maggio 2012, redatto in base alle indicazioni dei soggetti interessati e varato dalla Regione Emilia Romagna. Il provvedimento è stato illustrato questa mattina a Bologna dal sottosegretario alla presidenza della Regione Alfredo Bertelli e dagli assessori regionali alle Infrastrutture e alle Attività Produttive, rispettivamente Alfredo Peri e Gian Carlo Muzzarelli.
Dalle chiese ai teatri fino alla sanità, il programma prevede il ripristino con miglioramento sismico e la ricostruzione degli edifici pubblici, comprendenti gli edifici di proprietà del demanio, della Regione, degli enti locali, di enti derivati o partecipati da enti pubblici non economici e destinati a pubblici servizi. Sono inclusi anche tutti gli edifici sottoposti alla tutela, sia quelli espressamente dichiarati di interesse storico-culturale, sia quelli che sono stati costruiti da oltre settanta anni, come definito dalla Direzione regionale del Ministero per i Beni e le attività culturali.
Al momento il Programma prende il via dagli edifici pubblici e beni di proprietà di enti ecclesiastici. Con ordinanza il commissario e presidente della Regione Vasco Errani stabilirà le regole per poter finanziare i beni culturali di proprietà privata quali: castelli, rocche, ville e palazzi.
Il programma sarà attuato attraverso piani operativi annuali, nei limiti delle risorse disponibili, osservando criteri generali di priorità. Sono previste due sezioni distinte: una riguarda gli interventi su opere pubbliche, per un importo complessivo di circa 385 milioni di euro (circa il 29% del totale, pari a 521 interventi) mentre la parte predominante è costituita dalla sezione riguardante i beni culturali vincolati che ammonta a circa 952 milioni di euro per 981 interventi (circa il 71% del totale).
Nella suddivisione in diverse tipologie d'intervento omogenee, sono state individuate 23 categorie di beni danneggiati. Il maggior numero di richieste è quello relativo alle chiese per un importo di circa 339 milioni di euro per 337 interventi. Subito dopo viene il settore delle attrezzature culturali per circa (214 milioni per 168 interventi) e quello attrezzature sanitarie e/o socio sanitarie per circa (138 milioni per 64 interventi).
Ad attuare gli interventi saranno 130 soggetti diversi. Gli interventi con importi al di sotto dei 50 mila euro sono 376 con una spesa prevista pari ad 11 milioni e 562 mila euro, per i quali sono previsti cofinanziamenti per quasi 4 milioni di euro. Sono ricompresi nel programma delle opere pubbliche anche quegli interventi a infrastrutture ferroviarie e opere idrauliche che si trovino fuori dall'Emilia-Romagna, in Comuni terremotati della Lombardia, per un costo complessivo di oltre 29 milioni di euro.