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Briciole di pane

A Torino parte il secondo tratto della riqualificazione del Passante ferroviario

Al via quattro gare. Chiusura dei lavori prevista per la primavera del 2016

Torino, 16 dicembre 2014 - Dalla fine del 2014 fino alla primavera 2016, quando, se tutto funzionerà come si deve, scatterà la cerimonia del taglio del nastro. E’ il calendario dei lavori di completamento del Passante ferroviario di Torino così come è stato presentato dall’Amministrazione Comunale. Il tratto interessato è quello che va da corso Vittorio Emanuele II (una delle via più importanti della città), verso Milano, fino a piazza Baldissera. Gli interventi previsti hanno l’obiettivo di completare la “ricucitura” di due parti del capoluogo piemontese prima divise dalla ferrovia. Attualmente l’area è sostanzialmente un tratto sterrato che dovrà essere riqualificato, anche con un nuovo ponte sul fiume Dora.


Dal Comune arriva l’informazione che le gare per aggiudicare i primi quattro lotti sono già partite. Il via libera è arrivato quasi in coincidenza con l’approvazione da parte del Governo di un finanziamento pari a 25 milioni di euro compresi dallo Sblocca Italia. Tecnicamente, i lavori interesseranno un tracciato di 2,6 chilometri.
 

“Una volta completate le gare — ha spiegato l’Assessore ai Trasporti di Torino Claudio Lubatti —, i cantieri inizieranno quasi in contemporanea, visto che per noi il centro e la periferia hanno la stessa importanza, e dureranno dodici mesi”. Mentre il Sindaco Piero Fassino ha aggiunto: “La copertura del passante ferroviario è un’opera da lungo attesa, bloccata per una serie di procedure amministrative ministeriali. Finalmente saranno ricucite due parti della città, a est e ovest di corso Principe Oddone, storicamente divise”.


L’intervento è ritenuto strategico dalla città anche perché servirà a richiamare nell’area attività produttive e investimenti privati (come già avvenuto sul primo tratto del passante ferroviario, dalla zona di corso Orbassano a corso Vittorio Emanuele II).
Dopo le prime gare, verrà preso in considerazione il cantiere che riguarderà il quinto ed ultimo tratto, lungo corso Venezia, interessato anche dalla variante urbanistica 200 e dal tracciato della Linea 2 della metropolitana.
 

Andrea Zaghi