Tra strade e rotaie, l'Africa è un cantiere
Due miliardi di dollari da AfDB per finanziare lavori in Kenya, Senegal, Repubblica Centroafricana e per la linea Marrakech-Tangeri in Marocco
Milano, 3 febbraio 2011 - La priorità per lo sviluppo economico e sociale dell'Africa è il miglioramento della sua dotazione infrastrutturale. Ne è consapevole la Banca Africana di Sviluppo (AfDB), l'istituto intergovernativo con sede a Tunisi che svolge un ruolo chiave nel delineare le strategie per il futuro dell'Africa. Non a caso nel 2010 i due terzi dei finanziamenti dell'istituto sono andati a progetti in infrastrutture, di tuffi i tipi e a tutte le latitudini. Due miliardi di dollari sono stati spesi per finanziare i trasporti, di cui quasi la metà (900 milioni) hanno finanziato lavori in Kenya, Senegal, Repubblica Centroafricana e Marocco, che si è aggiudicato lo stanziamento più consistente (400 milioni per il rafforzamento della linea ferroviaria Marrakech-Tangeri). Nei giorni scorsi anche i Paesi aderenti alla Comunità economica dell'Africa orientale (Eac) si sono impegnati a realizzare un nuovo piano strategico dei trasporti nella regione. Il primo passo sarà la messa a punto di uno studio finanziato con 3,2 milioni di dollari messi a disposizione dall'Eac. Il presidente del Consiglio dei ministri Eac, Hafsa Mossi, ha spiegato che la ristrutturazione sarà finanziata dalla Banca per lo Sviluppo dell'Africa orientale e interesserà i trasporti stradali, aerei, marittimi, ferroviari e fluviali. Potrà godere invece dei contributi dell'Unione Europea il governo del Malawi, che ha stanziato 70 milioni di euro destinati a interventi per il miglioramento della rete stradale e ferroviaria. Il Malawi sta investendo molto sull'ammodernamento delle infrastrutture nazionali, con l'obiettivo di stimolare la crescita economica e ridurre i costi di trasporto a carico delle aziende e dei cittadini.