Trasporti: Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto, estendere a sud il corridoio baltico
Convegno assessori ai trasporti al Parlamento Europeo
Trieste, 29 novembre 2010 - Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna ''spingono'' su Bruxelles affinché la programmazione comunitaria dei grandi assi ferroviari veda l'estensione verso Sud del Corridoio Baltico-Adriatico, per ora ''fermo'' a Vienna.
Su questo tema le tre Regioni italiane, in collaborazione con i Ministeri dei Trasporti italiano e austriaco, hanno promosso un incontro per dopodomani al Parlamento europeo di Bruxelles, con la partecipazione dei tre assessori Riccardo Riccardi (Friuli Venezia Giulia), Renato Chisso (Veneto) e Alfredo Peri (Emilia-Romagna), l'europarlamentare Antonio Cancian e i rappresentanti dalla direzione generale dei Trasporti dell'Unione europea.
Secondo una lettera d'intenti sottoscritta lo scorso anno tra le 14 Regioni di Italia, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia coinvolte nel ''Progetto prioritario 23'', il tracciato ferroviario merci che oggi dai porti polacchi di Gdansk e Gdynia raggiunge Varsavia e quindi Vienna e Bratislava, dovrebbe proseguire via Graz, Klagenfurt, Villach e Udine verso i porti di Trieste, Monfalcone e Venezia e quindi verso lo scalo di Ravenna.
In questo periodo la direzione Trasporti della Ue sta intensificando i colloqui istituzionali al fine di concordare con ogni Stato membro quali sezioni nazionali possano far parte della rete di secondo livello dell'Unione e, sulla base di tali risultanze, derivarne poi la rete primaria. I progetti che faranno parte del ''core network'' godranno del co-finanziamento europeo.