Trasporto ferroviario: forum a Bari sull'Alta velocità lungo la dorsale adriatica
A confronto gli Ad di Ferrovie dello Stato e Ntv con i presidenti di 4 regioni
Bari, 28 maggio 2013 - Ferrovie dello Stato, Nuovo trasporto viaggiatori e presidenti delle Regioni Abruzzo, Molise, Friuli Venezia Giulia e Puglia si sono confrontati sul potenziamento e la crescita del trasporto ferroviario, o meglio sulla realizzazione dell’Alta velocità lungo la dorsale adriatica in un Forum svoltosi a Bari presso l'ex palazzo delle Poste, in piazza Cesare Battisti ed organizzato dal quotidiano 'La Gazzetta del Mezzogiorno'.
''Non sono le ferrovie che decidono – ha dichiarato nel suo intervento l’Ad di Fs Mauro Moretti - il problema e' politico. Abbiamo fatto uno studio per capire come superare le disomogeneita' (colli di bottiglia) e portare a standard di corridoio europeo la linea adriatica. Siamo nell'ordine di 2 miliardi. Non e' vero che l'adriatica e' esclusa da tutto, ma dobbiamo valorizzarla per fasi temporali coerenti con quelle gia' decise. Siamo fortemente impegnati su questa partita. E' importante che le grandi citta' siano dentro la rete – ha proseguito Moretti - Costruire il tripolio del meridione su Roma-Bari-Napoli e' ad esempio fondamentale per competere. La questione dirimente al momento e' che o qualifichiamo le grandi citta' o saremo esclusi. Quanto al collo di bottiglia sulla Termoli-Lesina (tra mare, selva, linea ferroviaria e statale) ricordo che abbiamo perso 400 milioni ed abbiamo ancora soltanto un binario. Facciamolo questo raddoppio del binario in sede verso l'adriatica non da lato mare. Contemporaneamente affrontiamo anche la questione delle merci''.
''Serve uno studio di fattibilita' trasportistico della linea adriatica - ha aggiunto, invece, Giuseppe Sciarrone amministratore delegato di Ntv - e lo devono fare tutte insieme le regioni. Sono sempre stato convinto dell'importanza della direttrice adriatica tanto che c'e' un'iniziativa concreta di Ntv sulla linea che ad oggi ci consente di arrivare ad Ancona. Per andare oltre ci vogliono migliorie alle condizioni delle infrastrutture. Noi siamo interessatissimi a questo progetto e seguiremo l'andamento dello studio-progetto, poi valuteremo e faremo la nostra parte''.
“Subito un impegno concreto di tutte le Regioni che si affacciano sull’Adriatico per rendere più veloci i collegamenti in treno nel tratto tra Bologna e Bari - ha detto il presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura - e subito la più ampia disponibilità al confronto per risolvere la questione del raddoppio del tratto ferroviario Termoli-Lesina. Tutto questo richiederebbe investimenti e tempi compatibili”. Su questo argomento al termine del convegno Frattura ha avuto un primo incontro informale con i tecnici della rete ferroviaria italiana ed è stato deciso di fissare una nuova riunione ufficiale in tempi brevi. Inoltre il governatore, nel corso del faccia a faccia con gli altri presidenti e l’Ad Moretti, ha invitato i vertici delle Ferrovie a rivedere la loro posizione in base alla quale su questa tratta non ci sarebbe un bacino di utenza tale da giustificare la realizzazione dell’opera.
Per la presidente della Regione Friuli, Debora Serracchiani, la ''prima scelta fondamentale e' individuare le priorita', che devono coincidere con quelle europee''. Per il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ''le priorita' dell'Italia non devono pero' coincidere a tutti i costi e le condizioni con quelle dell'Unione Europea. Alta velocita' divide l'Italia con differenze evidentissime. La sperequazione va colmata con atti di programmazione che al momento non ci sono ''. Infine per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ''il punto cruciale e' consentire alle Regioni la spesa dei fondi o resteremo sempre regioni a bassa velocita'. L'alta velocita' si studi e si cominci a progettare ma l'urgenza immediata e' invece poter passare da una velocita' di 120 km ai 200-250 km orari''.