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Briciole di pane

Un secondo Bosforo dal Mar Nero all'Egeo

Turchia. Il premier turco annuncia un grande canale artificiale da 10 miliardi

Milano, 28 aprile 2011 -  Sarà stato il clima elettorale per le prossime elezioni politiche del 12 giugno dove il premier turco cerca la rielezione per il terzo mandato con una quota superiore al 46,4% preso nel voto del 2007, sarà che l'idea gli frullava nella testa da quando era sindaco della metropoli sul Bosforo, ma ieri Recep Tayyip Erdogan ha rotto gli indugi e ha annunciato, nel corso di un comizio, che entro il 2023 Istanbul avrà due vie d'acqua che collegheranno il Mar Nero all'Egeo. Lo scopo è alleggerire l'intenso traffico di petroliere che ogni giorno solcano le acque del Bosforo (attualmente il quarto canale più trafficato al mondo dove passano 2,9 milioni di barili di petrolio al giorno, con il continuo rischio di disastro ambientale), dotando Istanbul di un nuovo canale artificiale che, tramite il Mar di Marmara, collegherà il Mar Nero al Mediterraneo. Il faraonico progetto è stato annunciato ieri dal premier che cominciò a pensare a questa sorta di secondo Bosforo quando rimase colpito da un grave incidente navale avvenuto nel 1979. Quell'anno, la petroliera romena Indipendenza, con un carico di 94.600 tonnellate di petrolio, urtò nel canale contro un'altra nave provocando la morte di 43 marinai e un devastante incendio, domato solo dopo 27 giorni. Il progetto si chiama Canale Istanbul e prevede la realizzazione di una via d'acqua lunga fra i 45 e i 50 km, larga 150 metri e profonda 25 che potrà far transitare 160 navi al giorno incluse le superpetroliere. È prevista anche la costruzione del terzo aeroporto per la mega-città con una capacità complessiva di 60 milioni di passeggeri all'anno. «La Turchia - ha detto il premier - merita di vedere il 2023 (centenario della proclamazione della moderna Repubblica di Kemal Ataturk, ndr) con un grande progetto. Il sito dove il progetto verrà realizzato e il suo costo sono già definiti. Solo per un saggio preliminare occorreranno due anni», ha aggiunto Erdogan fiducioso. Secondo il sindaco di Istanbul, Kadir Topbas, il progetto dovrebbe costare fra gli 8 e i 10 miliardi di dollari e il percorso del canale non sarà lineare ma procederà a zig-zag. «Oggi - ha proseguito il premier turco che guida il partito filoislamico moderato Akp - ci stiamo per rimboccare le maniche per realizzare uno dei più grandi progetti del mondo che non può nemmeno essere paragonato al Canale di Panama, a quello di Suez o a quello di Corinto». A rovinare la festa ci ha pensato Kemal Kilicdaroglu, nuovo leader del maggior partito di opposizione, il Chp, che ha bocciato l'operazione come un modo per arricchire i seguaci del partito di maggioranza. «Questo paese ha bisogno di progetti destinati al bene comune, non a a favorire poche persone», ha concluso il leader del Chp, sanzionando così che il nuovo canale ha già diviso "politicamente" la Turchia.

Vittorio Da Rold (Fonte: Il Sole 24 Ore)