Valdastico, Zaia chiama Passera
Il presidente del Veneto: si convochi il vertice con Dellai
Venezia, 10 febbraio 2012 - I veneti ci riprovano. Lunedì pomeriggio il governatore Luca Zaia ha fatto partire una lettera alla volta di Roma, destinatari il ministro Corrado Passera e il suo vice con delega alle infrastrutture, Mario Ciaccia. All'accoppiata ex Intesa il presidente della Regione Veneto chiede che sia convocato da parte del governo, in tempi brevi, il tavolo tecnico sulla Valdastico Nord, con la partecipazione della Provincia di Trento e della concessionaria Brescia-Padova, detentrice del progetto. E il famoso incontro che doveva tenersi nel novembre scorso quando Altero Matteoli era il ministro responsabile: Lorenzo Dellai disertò l'appuntamento all'ultimo momento facendolo saltare, e il «summit» non fu più riconvocato causa caduta del governo Berlusconi. Il tavolo tecnico in realtà ha una cruciale funzione politica: porre le premesse affinché l'iter autorizzativo del progetto sulla Valdastico Nord possa affrontare lo scoglio della Via (valutazione d'impatto ambientale) per essere poi sottoposto all'esame finale del Cipe. In ballo, come noto, c'è il prolungamento della concessione fino al 2026 per la Brescia-Padova. Probabile che a questo punto, mutate le condizioni politiche nazionali, il confronto abbia luogo, anche con inaspettate accelerazioni. Nessuno si nasconde infatti il piglio del nuovo ministro Passera, che poco dopo il suo insediamento è stato decisivo per sciogliere il difficile nodo legato al riassetto Edison (anche qui coinvolto il Trentino che tramite Dolomiti energia ora è titolare del 7% di Edipower). Non basta: pochi giorni fa ancora Passera ha detto che occorre affrontare il problema dei piccoli aeroporti e quindi del Catullo (emblematico il caso Montichiari), facendo intendere che forse il piano per il sistema Seas, «South european airport system», potrebbe tornare in campo (l'ipotesi di lavoro era: Verona per low cost e charter, Montichiari per il cargo; Orio al Serio low cost, Linate city airport e Malpensa intercontinentali e cargo). Nella partita Valdastico Nord entrano altri due elementi. La regione Trentino Alto Adige, azionista di maggioranza di Autobrennero, ha dato l'ok per una alleanza proprio con Serenissima, al fine di partecipare insieme alla gara indetta dall'Anas per la concessione dell'A22 dal maggio 2014 in poi. Serenissima costruzioni avrebbe l'1% di un Ati in cui Autobrennero figurerebbe con l'80%. D'altro canto però si attende la ripubblicazione del bando di gara da parte di Anas, e a quanto pare il governo nazionale accetterebbe l'emendamento al Milleproroghe (ora all'esame al Senato), che riconsegnerebbe le redini della vicenda A22 in mano a Monti.