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Briciole di pane

Venezia: Federimorchiatori chiede un'approfondita riflessione e soluzioni adeguate per tutti

Il problema delle grandi navi in laguna: ecco il comunicato stampa dell'associazione

Roma, 30 settembre 2013 – Le misure di sicurezza ambientale che in questi giorni hanno come oggetto le navi da crociera che transitano nella Stazione marittima di Venezia possono e devono essere attivate salvaguardando i sistemi economici locali, già fortemente messi a dura prova da questa lunga recessione che sta colpendo tutti i comparti. Chiudere l’accesso della Stazione marittima di Venezia alle navi da crociera significa cassare migliaia di posti di lavoro nel porto, nel commercio e nei trasporti aerei con un sol colpo di spugna.
Grazie anche al servizio di rimorchio portuale e a tutti i servizi tecnico-nautici, le navi quotidianamente scalano i porti italiani - quasi tutti prevalentemente sviluppati in acque che lambiscono i centri storici urbani delle città - consentendo l'esecuzione delle manovre di entrata ed uscita in spazi estremamente ristretti e congestionati tutti i giorni dell’anno, con qualsiasi condizione di visibilità di giorno come di notte, in totale sicurezza.
Il pericolo quotidiano non è costituito dalle grandi navi, ben assistite e tecnologicamente molto avanzate, ma spesso da imbarcazioni più piccole, che affrontano con troppa disinvoltura e fiducia nella proprie abilità la navigazione nei canali e lungo le linee costiere o che non investono in manutenzione.
Federimorchiatori invita i decisori ad una riflessione più approfondita ed ad un approfondito confronto tecnico con gli addetti ai lavori per trovare soluzioni adeguate per tutti.