Aiscat, assemblea annuale punta su sblocco convenzioni
Ivca Anas: rafforzata azione di vigilanza su concessionarie
Roma, 23 giugno - Si e' rafforzata l'azione di vigilanza dell'Anas sulle societa' concessionarie autostradali. Un'azione a 360 gradi che va dal monitoraggio sull'attuazione dei programmi d'investimento e manutenzione allo stato delle infrastrutture; dalle modalita' e regolarita' del servizio offerto all'utenza ai livelli tariffari e relativi adeguamenti. E' quanto emerge dalla relazione del Ivca, l'Ispettorato vigilanza concessioni autostradali dal 2006 al 2009, presentata oggi all'assemblea dell'Aiscat.
''Per il controllo sullo stato manutentorio - ha spiegato l'architetto Mauro Coletta - l'Ispettorato si e' dotato di una procedura che prevede in contraddittorio con le societa' concessionarie, visite ispettive fortemente aumentate dal 2006 al 2009, nelle quali vengono riscontrate le 'non conformita'' rispetto agli standard qualitativi. Nel 2009 le visite sono state 1073 e hanno rilevato 4863 non conformita'. Dal 2006 al 31 dicembre 2009, sono stati approvati 481 progetti per un valore complessivo di 7.246 milioni di euro, consegnati 376 interventi per un valore complessivo di 5.999 milioni di euro, di cui in corso ben 154 interventi per un valore complessivo di 6.352 milioni di euro. Nello stesso periodo sono state ultimati 369 interventi per un valore complessivo di 5.114 milioni di euro''. ''I programmi di manutenzione, inoltre - ha continuato il direttore dell'IVCA - sono redatti dalle societa' concessionarie, su base annuale e presentati entro il mese di novembre dell'anno precedente a quello di riferimento. L'Ispettorato ne controlla la rispondenza con le necessita' manutentorie e gli impegni previsti nelle convenzioni. Nel 2008, l'Ispettorato ha attestato 723 milioni di euro di consuntivo e 721 milioni di euro nel 2009''. Inoltre, sempre nel periodo 2006-2009, l'Ispettorato, ha riferito Coletta, ha richiesto ad alcune societa' concessionarie di procedere all'accantonamento dei benefici finanziari conseguiti per effetto della minore spesa sostenuta per investimenti, conseguente al ritardo nell'esecuzione delle opere, ovvero per minori manutenzioni. A fronte delle contestazioni, le societa' concessionarie, a fine 2009, hanno accantonato complessivamente un importo pari a 475,3 milioni di euro nell'apposita riserva costituita. Nei casi di mancato accantonamento a bilancio, i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Economia, su proposta di Anas, hanno sospeso gli incrementi tariffari maturati in misura corrispondente ai benefici finanziari derivanti dagli investimenti non effettuati, fino alla sospensione dell'intero adeguamento. L'Ispettorato ha poi effettuato significative azioni ispettive, con particolare riferimento a situazioni di grave disagio alla circolazione autostradale e in caso di accertata responsabilita' delle concessionarie interessate sono state emesse sanzioni come, ad esempio, quelle applicate alle societa' concessionarie CAV , Venezia e Padova e Autovie Venete (rispettivamente di 150 mila euro, 75 mila euro e 25 mila euro) per i disagi subiti dall'utenza, durante l'estate 2009, lungo il Passante di Mestre.
''L'attivita' di monitoraggio sugli investimenti - ha concluso Coletta - ha portato dal 2006 al 2009 a cantierizzare, mediamente, piu' di 150 cantieri l'anno per un valore pari ad oltre 6.350 milioni di euro, con una spesa annua pari a oltre 1.700 milioni di euro. Questi investimenti hanno comportato nel 2009 una riduzione degli extra tempi di percorrenza sulla rete (code, attesa ai caselli ecc.) pari al 55%, una riduzione del numero dei decessi pari al 30% e del tasso di mortalita' pari al 40%. Ciononostante, sono stati effettuati accantonamenti per sanzioni, ovvero per penali a seguito dell'attivita' di monitoraggio, per 690 mila euro''.
Per il presidente di Aiscat, Fabrizio Palenzona, è allarme per lo sblocco delle convenzioni. "Non chiediamo soldi - ha detto Palenzona a margine dei lavori - chiediamo solo di essere messi in grado di lavorare. Il problema è che vengano sbloccate le nostre pratiche alcune delle quali sono state approvate per legge e poi bloccate per via amministrativa".