Alta Capacità, Napoli-Bari priorità per il Sud
Roma, 24 gennaio 2011 - L’ammodernamento ad alta capacità della ferrovia Napoli-Bari è la priorità numero uno per la rete ferroviaria del Sud, e ha buone chance di ottenere, con la riprogrammazione Fas nel corso del 2011, altre risorse oltre agli 1,5 miliardi garantiti dall'addendum Rfi in corso di definitiva approvazione. L'opera è una delle tre indicate dal Governo nel «Piano nazionale per il Sud» approvato a fine novembre, insieme alle altre due tratte Av/Ac Salerno-Reggio Calabria e Catania-Palermo. Ma delle tre. la Napoli-Bari è quella su cui spinge prioritariamente Fs. e che — confermano fonti tecniche di Palazzo Chigi -- ha più chance di ottenere fondi aggiuntivi dalla riprogrammazione Fas.
Sulla Napoli-Bari sono in corso lavori di ammodernamento (per 230 milioni) sulla Bovino-Cervaro (previsto il raddoppio in affiancamento, come sulla Orsara-Bovino, che però non è finanziata), finanziati dal Contratto Rfi del 2007: la loro conclusione è prevista per marzo 2013. Nell'addendum 2009 sono finanziate le due tratte iniziali da Napoli, la variante Napoli-Cancello (813 milioni, progetto preliminare inviato da Rfi al ministero delle Infrastrutture nell'agosto 2010 per l'approvazione Cipe) e la variante Cancello-Frasso Telesino (730 milioni, preliminare al Mit sempre nell'agosto scorso). Con lo sblocco dell'addendum dovrebbe arrivare l'ok del Cipe, facendo dunque prevedere le gare d'appalto nel corso del 2011. Rfi prevede nove anni di lavori per la Napoli-Cancello e dieci per la Cancello-Frasso. Fra le altre tratte è considerata prioritaria (da Rfi ma anche dalla Regione Campania) la Frasso Telesino-Benevento, che costa circa un miliardo di euro e il cui progetto preliminare è stato inviato al Ministero nel luglio scorso, ma non ha al momento copertura finanziaria. La Benevento-Apice non necessita di ammodernamento, mentre impegnativa è la tratta successiva, tutta in variante, la Api-ce-Orsara, che costa 2,7 miliardi e il cui progetto preliminare è stato inviato al Cipe nel luglio scorso.
L'ammodernamento Av/Ac da Salerno allo stretto di Messina consiste al momento (scartata l'ipotesi radicale di una nuova linea Tav) in interventi di ammodernamento tecnologico della Salerno-Battipaglia, finanziati per 230 milioni nel Contratto Rfi del 2007. in parte avviati, e il cui completamento è previsto nel 2016. C'è anche un progetto di quadruplicamento della Salerno-Battipaglia, il cui preliminare è pronto dal 2005, che costerebbe 1.855 milioni di euro e non è al momento né approvato né finanziato. A Sud di Battipaglia c'è solo un altro progetto di ammodernamento, la variante Ogliastro-Sapri (nel Cilento), su cui è in corso lo studio di fattibilità e di cui Rfi ipotizza l'avvio della progettazione preliminare in questo inizio 2011 (il costo ipotizzato è di 3,3 miliardi di euro).
Per potenziare ad alta capacità la Catania-Palermo (l'intera linea, dal continente, sarebbe Messina-Catania-Palermo) è necessario realizzare la maxitratta in variante Catenanuova-Castelbuono e il raddoppio della Catenanuova-Bicocca (Catania), per un costo complessivo di circa cinque miliardi di euro. Per entrambe è stata da poco avviata la progettazione preliminare. l'addendum 2009 ha tuttavia defmanziato la Giampilieri-Fiumefreddo (1.911 milioni), sulla Messina-Catania.
(Fonte Sole 24 Ore)