Anas: firmato il protocollo di legalità con Prefettura di Sondrio per i lavori della ss 38
Sondrio, 27 ottobre 2011 - Oggi a Sondrio è stato firmato il protocollo di legalità tra il Prefetto di Sondrio Erminia Rosa Cesari, l’Anas rappresentata dal Responsabile Unità Legalità e Trasparenza, dott. Giancarlo Perrotta, e l’ATI Salini-Locatelli, per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici per i lavori della strada statale 38 "dello Stelvio".
"Questo importante protocollo - ha spiegato l'Amministratore unico dell'Anas Pietro Ciucci - che aggiorna il precedente atto siglato nel 2009, introduce, dando seguito alla novità legislativa introdotta con Legge 136/2011, ulteriori modalità di controllo soprattutto sulla tracciabilità dei flussi economico finanziari”. "Il protocollo - ha continuato l'Amministratore dell'Anas - prevede di attuare un accurato e ben strutturato sistema di controllo dei cantieri con mirate pianificazioni operative a garanzia della piena regolarità dei lavori e al fine di assicurare condizioni di sicurezza tali da prevenire ogni possibile tentativo di infiltrazione criminale". "L'accordo - ha concluso Pietro Ciucci - nasce dall'esigenza di promuovere anche negli appalti infrastrutturali a Sondrio, come è già avvenuto per altre importanti opere nel territorio nazionale, la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa, monitorando e vigilando ogni fase dei lavori e contrastando gli eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel cantiere".
Il protocollo siglato oggi prevede l`obbligo delle imprese esecutrici nell’ambito dei lavori relativi alla Variante di Morbegno in corso di esecuzione lungo la strada statale 38 "dello Stelvio" di comunicare alla Prefettura le informazioni occorrenti per svolgere gli accertamenti antimafia, per i subappalti, e di riferire tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o di illecita prestazione che venga avanzata nei confronti di un proprio rappresentante o dipendente. Infine, nel caso in cui durante gli accertamenti emergessero rapporti di contiguità di una ditta con la criminalità organizzata, l`impresa non potrà stipulare il subappalto, il subcontratto o il subaffidamento. Il protocollo prevede, inoltre, l'estensione dei controlli antimafia nei confronti delle ditte, anche in casi non espressamente previsti dalla legge, quali l'obbligo di comunicazione degli affidamenti di servizi e forniture "sensibili" (ad esempio, trasporto materiali in discarica e smaltimento rifiuti, noleggi etc.). Il Prefetto, evidenziando che l’atto oggi sottoscritto è il primo del genere adottato nel centro-nord Italia, condivide il positivo giudizio sulla validità del Protocollo.