Autostrade verso il doppio controllo
La linea Passera: all'Agenzia vigilanza sulle convenzioni, all'Autorità regolazione tariffaria
Roma, 18 gennaio 2012 – Per le autostrade si va verso l'ipotesi della doppia vigilanza, quella dell'Agenzia ministeriale sull'osservanza delle convenzioni e quella dell'Authority indipendente sulla regolazione tariffaria. La prima avrà i poteri del concedente e verificherà che siano rispettati i "patti" sottoscritti dai concessionari con lo Stato in termini di investimenti (18 miliardi entro il 2015) e di parametri del servizio. La seconda sarà un arbitro indipendente (anche rispetto ai consumatori) e detterà le regole per i prezzi al casello. È questa la soluzione predisposta dal ministro per le Infrastrutture, Corrado Passera, che tenterà di far entrare la norma nel decreto legge liberalizzazioni.
Intanto il ministro ha confermato la "pausa di riflessione" sulla separazione della rete ferroviaria (Rfi) dalla holding Fs, come aveva anticipato Il Sole 24 Ore. Non ci sarà nel decreto legge che sarà varato venerdì dal Governo.
«L'Autorità dei trasporti avrà tra i suoi compiti quello di decidere se andare ancora ad un livello maggiore e farà questa proposta al governo sulla separazione proprietaria tra rete e servizi ferroviari», ha detto il ministro, ricordando poi che la separazione «può essere contabile, manageriale, societaria e proprietaria» e che «noi siamo già arrivati al terzo livello».
Ma è soprattutto la questione autostradale a creare tensioni, e non da oggi, nel governo e nella maggioranza che lo sostiene. Il Pd chiede di abolire l'Agenzia ministeriale di vigilanza che deve nascere al ministero delle Infrastrutture e di passare tutti i poteri all'Authority indipendente di regolazione dei trasporti che deve essere costituita come sezione separata di un'Autorità già esistente (quella dell'energia o quella sui contratti pubblici). Passera la vede diversamente: prima ha sostenuto che l'Autorità non deve occuparsi di strade e autostrade - e così la formulazione è uscita dalla manovra di Natale - ora ha accolto l'ipotesi di una convivenza fra le due strutture.
Questo compromesso è anche la formulazione che dovrebbe entrare nel decreto legge liberalizzazioni, ma ancora non soddisfa il Pd.
Passera ha fatto anche un'altra cosa a fine anno: ha proposto la nomina di Pasquale De Lise a capo dell'agenzia, ratificata dal Consiglio dei ministri. Questo ha ancora più indisposto i Democratici. Per altro, per l'agenzia ministeriale è stata adottata questa formula del tutto inedita: o sarà costituita entro il 31 marzo oppure salterà del tutto.
Su quali basi poggia ora la difesa dell'agenzia da parte di Passera? Anzitutto sul raffronto europeo che il ministro si è fatto fare e che dice come nel settore autostradale sia lo Stato, firmatario della concessione, a vigilare sulla sua attuazione. In Spagna, Francia, Portogallo, Irlanda e Regno Unito è il Governo a detenere i poteri del concedente, a definire le tariffe e vigilare sulla loro applicazione. Non esistono Autorità indipendenti che presidino il settore.
