Con il Piano della logistica l'Italia sarà più competitiva
Il sottosegretario Bartolomeo Giachino in una convention ha ribadito i benefici per il sistema Italia
Roma, 13 gennaio 2011 - Per molti dei Paesi europei che negli ultimi anni hanno registrato la maggiore crescita economica, la logistica rappresenta un importante driver dello sviluppo. Al contrario, la inefficienza logistica italiana, dovuta ai pesanti gap infrastrutturali, ai tanti veti posti sui dragaggi e sulle grandi opere (come la Tav), ai tanti colli di bottiglia che rallentano l'accesso ai centri urbani, al costo dell'attraversamento delle Alpi, alla maggiore congestione del traffico, oltre a rallentare la nostra crescita rappresenta un costo che è stato valutato in 40 miliardi di euro all'anno. II Piano nazionale della Logistica, a cui sta lavorando il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, si pone l'obiettivo di ridurre il costo dell'inefficienza logistica di 10 punti l'anno (cioè di 4 miliardi) dal 2011. «Siamo convinti - dice il sottosegretario e presidente della Consulta della logistica, all'indomani della convention romana per la presentazione del Piano - che il miglioramento dell'efficienza, dai porti agli interporti, dalla distribuzione urbana delle merci alla riduzione dei tempi di attesa al carico e allo scarico, unito ad un più convinto ricorso a forme di comodalità (grazie anche al ferrobonus e alla prosecuzione dell'ecobonus per 1e autostrade del mare) ci consentirà di attrarre nuovi volumi di traffico che oggi scelgono la maggiore efficienza dell'organizzazione logistica del Nord Europa e aiuterà il nostro Paese a crescere da 0,3 a 0,5 punti di pii in più l'anno. È un lavoro che il Paese non può rinviare, se non vuole continuare a pagare un prezzo elevato in termini di minore competitività e di minore crescita economica». Di qui, la scelta di un Piano operativo, articolato in 10 linee strategiche che comprendono le prime 51 azioni già individuate e che verranno portate avanti dalla Consulta della logistica, organo della concertazione tra i vari ministeri, le associazioni del mondo dei trasporti e della logistica, e la committenza. «Il miglioramento dell'efficienza logistica di 10 punti l'anno - puntualizza Giachino - potrà essere raggiunto solo con il pieno coinvolgimento di tutta l'organizzazione logistica del Paese, delle Regioni, degli enti locali, degli operatori pubblici e privati». Non a caso, durante la convention romana sono stati distribuiti questionari (valutati dal Comitato esecutivo e dalla Consulta) a tutti gli operatori presenti. «L'aumento dell'efficienza, la maggiore competitività del nostro sistema economico e l'aumento dei volumi di traffico - ha spiegato ancora Giachino - darà una spinta aggiuntiva alla crescita economica e occupazionale di cui il Paese ha assolutamente bisogno». Intanto è slittata di quasi una settimana l'audizione del sottosegretario Giachino, in programma ieri alla Camera. I componenti della commissione, a partire dal presidente Mario Valducci, preferiscono non entrare nel merito del piano prima di allora. Il capogruppo del Pd in commissione Michele Meta concorda: «Aspettiamo che il sottosegretario Giachino venga martedì in audizione ad illustrarci il Piano nazionale della logistica». Ma aggiunge: «L'iter parlamentare dipenderà dalla volontà del governo perché questa maggioranza per far approvare qualsiasi provvedimento la prende alle lunghe»
(Fonte: Finanza e Mercati)
