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Briciole di pane

Convegno nazionale Nimby Forum® "In fieri. L'Italia che vuole cambiare. Infrastrutture e ambiente, imprese e comunità"

Oltre 300 le infrastrutture e gli impianti oggetto di contestazioni

Roma, 2 marzo 2012 – Si svolge oggi a Roma il Convegno nazionale “In fieri. L’Italia che vuole cambiare. Infrastrutture e ambiente, imprese e comunità”, promosso dall’Osservatorio Nimby e organizzato dall’Agenzia di Ricerche Informazione e Società Aris, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei ministeri dell’ambiente, delle infrastrutture e dello sviluppo economico.
Al convegno saranno presentati in anteprima i risultati della settima edizione dell’Osservatorio Media Permanente Nimby Forum. Istituzioni, imprese e associazioni si confronteranno sullo sviluppo infrastrutturale del Paese, interpretato in un’ottica di dialogo e sostenibilità.
Nimby Forum® è un progetto di ricerca sul fenomeno delle contestazioni territoriali ambientali gestito dall'associazione no profit Aris - Agenzia di Ricerche Informazione e Società.
Nato nel 2004 con l'obiettivo di analizzare l'andamento della sindrome NIMBY, Nimby Forum® costituisce oggi il primo e unico database nazionale delle opere di pubblica utilità che subiscono contestazioni.
Secondo i risultati della sesta edizione del progetto, in Italia sono 320 le infrastrutture e gli impianti oggetto di contestazioni.
In Italia lo sviluppo infrastrutturale incontra continui ostacoli e ritardi, con conseguenti perdite economiche, tensioni sociali e incertezze. Nimby Forum® ha come obiettivo la sensibilizzazione dei diversi stakeholder verso un percorso che concili progresso e tutela del territorio, interessi pubblici e privati, impresa e governo, sviluppo e sostenibilità.
La progettazione di una grande opera civile di pubblica utilità o la realizzazione di un impianto industriale per la produzione di energia o per il trattamento dei rifiuti determina infatti spesso opposizioni da parte del territorio. Si tratta di una vera e propria sindrome, nota con l’acronimo inglese NIMBY (Not In My Back Yard = non nel mio cortile), oggi sempre più diffusa nei vari strati della popolazione nazionale
Per combattere la diffidenza generalizzata occorre intraprendere opportune azioni di informazione basate sulla trasparenza e sul dialogo, sulla negoziazione e sulla partecipazione. È indispensabile creare un clima di fiducia reciproca tra l'impresa/ente proponente il progetto e il territorio, con l'obiettivo di rendere i cittadini partecipi delle decisioni.
Ciò che spesso è carente nel nostro Paese è però l’informazione scientifica divulgativa, cioè accessibile a tutti, che incentivi coinvolgimento e comunicazione, e che non sia riservata ai soli tecnici “addetti ai lavori”.
Il ruolo della comunicazione - intesa come interazione tra soggetti - e in particolare delle relazioni pubbliche territoriali, è fondamentale per allentare le tensioni sociali sul territorio, così come sottolineato nella mission del Nimby Forum®.
L'Osservatorio Media Permanente, attraverso il monitoraggio quotidiano di una rassegna stampa tematica censisce e analizza gli impianti contestati in Italia, e ha costituito un Tavolo di confronto, che annovera i Delegati rappresentanti delle maggiori organizzazioni nazionali (istituzioni, imprese, associazioni) coinvolte dal fenomeno.
Tra le iniziative dell’osservatorio vi è l’odierno convegno a cui parteciperanno il Presidente Aris Alessandro Beulcke, l’Amministratore Delegato di Autostrade Giovanni Castellucci, il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Corrado Clini, il Presidente Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, il Direttore Relazioni Esterne Enel Gianluca Comin, il Direttore Affari Istituzionali Terna Stefano Conti, il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il Direttore de Il Tempo Mario Sechi.

Francesca Baron