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Corte Conti: "RFI mantenga piena ed effettiva autonomia"

Roma, 14 gennaio 2011 - "Resta ferma la necessita' che Rfi mantenga, nello svolgimento della sua attività istituzionale, piena ed effettiva autonomia, cosi' come postulato dall'art. 11 del decreto legislativo n. 188 del 2003, che ha previsto espressamente che "il gestore dell'infrastruttura ferroviaria è soggetto autonomo ed indipendente sul piano giuridico, organizzativo o decisionale dalle imprese operanti nel settore dei trasporti"". Cosi' la Corte dei Conti, nella relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione della societa' per esercizi 2008 e 2009.

Nel 2009 il progetto Alta Velocita'/Alta Capacita' ha registrato il suo sostanziale completamento, per le linee nazionali, e TAV (partecipata di Rfi) ha conseguito, quindi, il suo obiettivo istituzionale concernente l'attivazione delle linee ad essa affidate. La Corte nel prendere atto della realizzazione delle opere programmate, richiama l'attenzione sul fatto che "sono ben lungi dall'essere definiti i procedimenti contenziosi e le problematiche legali connesse alla esecuzione delle opere ed all'applicazione delle normative succedutesi in tema di scelta del contraente. Merita attenta considerazione, pertanto, il conseguente rischio di possibili, sfavorevoli effetti economico-finanziari, di rilevante impatto".

Quindi "permangono punti di criticita' nel rapporto tra Rfi e Stato, a cagione della non soddisfacente certezza delle condizioni e dei termini posti dal contratto di programma, oggetto di ripetuti aggiustamenti sia per gli stanziamenti che per i finanziamenti. E siffatta problematica continua a costituire un nodo centrale, ai fini della gestione societaria". Per la Corte "e' indubbia, in definitiva, l'esigenza di un quadro certo dei contributi fruibili nel tempo e degli impieghi delle risorse assegnate, da realizzare sempre nel rispetto dei principi affermati dal D.lgs. 11 novembre 2003, n. 333".