Dall'Europa una spinta alla produzione di furgoni più verdi per ridurre le emissioni di CO2
Roma, 24 marzo 2011 - Avete presente quei vecchi furgoni che, nell’immaginario collettivo, sono caratterizzati da inquietanti nuvole di fumo grigio che gli avvolgevano ad ogni pressione dell’acceleratore? Ebbene avranno vita breve, viste le nuove indicazioni per i produttori di furgoni adottate dal Parlamento Europeo. Infatti, l’organo sovranazionale eletto direttamente dai cittadini europei, ha approvato con 534 voti a favore, 117 contrari e 15 astensioni, la relazione del deputato inglese Martin Callanan, relativa all’adozione di un regolamento che definisca i livelli di prestazione in materia di emissioni dei veicoli commerciali leggeri di nuova produzione.
Scopo della normativa è innanzitutto quello di garantire una migliore qualità dell'aria e rispettare gli obiettivi di riduzione dell'impatto del cambiamento climatico; inoltre, si propone di incentivare la produzione di furgoni a basso consumo di carburante, per aiutare le numerose piccole imprese che li utilizzano.
La nuova legislazione, una volta formalmente approvata anche dal Consiglio, completerà il quadro normativo comunitario, aggiungendosi alle norme sulle emissioni dei veicoli per passeggeri, emanate nel 2009 (regolamento CE n. 443/2009), anno in cui la Commissione ha ultimato la revisione della strategia per lo sviluppo sostenibile, concentrandosi sui problemi più urgenti al riguardo, quali i trasporti, il cambiamento climatico, la salute pubblica e la conservazione dell'energia e si inquadra nell'ambito dell'approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO 2 dei veicoli leggeri (COM(2009)0593 – C7-0271/2009 – 2009/0173(COD)).
Le nuove disposizioni si applicheranno a tutti i veicoli di nuova fabbricazione, entro le 3,5 tonnellate di peso, carico incluso. Nel dettaglio, il regolamento stabilisce i requisiti per i livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 dei veicoli commerciali leggeri nuovi e fissa il livello medio delle emissioni di CO2 dei veicoli commerciali leggeri nuovi a 175 g CO2/km dal 2014, misurato a norma del regolamento (CE) n. 715/2007 e relative disposizioni di attuazione, da conseguire mediante miglioramenti tecnologici apportati ai veicoli e tecnologie innovative. In seguito il limite diminuirà anno dopo anno, fino a raggiungere la soglia di 147g CO2/km che entrerà in vigore dal 2020. I limiti esprimono la media di consumo fra tutto il parco auto del produttore, mentre le fabbriche che producono meno di 22.000 veicoli nuovi l'anno possono presentare domanda di deroga.
Inoltre, il regolamento stabilisce anche il sistema dei “supercredito”: di fatto, fabbricare un furgone con un'emissione minore di 50g CO2/km darà al produttore un maggior credito, valido per un lasso di tempo limitato. Tale veicolo, infatti, conterà, per il calcolo della media come 3,5 veicoli per il periodo 2014-2015, 2,5 per il 2016 e infine 1,5 nel 2017, ultimo anno di validità del sistema di crediti. D'altro canto, i veicoli di nuova produzione, che consumino più dei limiti imposti, saranno soggetti a penalità fino a €95 per grammo dal 2019.
Tra le diverse indicazioni presenti nel documento, si segnala anche l’indicazione posta nell’articolo 10, nel quale è stabilito che entro il 31 ottobre del 2013 e, successivamente, entro il 31 ottobre di ogni anno, la Commissione pubblicherà un elenco dei risultati raggiunti dai costruttori, relativo alle emissioni di CO2.
Una volta pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, il regolamento diverrà obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.