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Briciole di pane

E Babbo Natale mette in 'crisi' la ZTL napoletana

Nella prima giornata di vero shopping natalizio, traffico ed ingorghi in tutta la città

Napoli, 21 dicembre 2011 - Sono bastate le festività natalizie a paralizzare il traffico napoletano come non mai; la novità di quest’anno, infatti, è la ZTL del centro che – a giudicare dalla giornata di ieri – non ha fatto bene alla circolazione veicolare. Si sa che il napoletano, tendenzialmente ritardatario, per l’acquisto dei doni di Natale sfrutta, solitamente, l’ultima settimana utile e così ieri - martedì 20 dicembre – in città la situazione del traffico è stata critica, con punte di paralisi al centro e al Vomero nelle ore della “pausa pranzo” degli impiegati ed intorno alle 18. Auto bloccate anche nei quartieri di Chiaia e Fuorigrotta, completamente in tilt corso Vittorio Emanuele e via Salvator Rosa, ma anche via Medina e il tratto di via Toledo aperto alle auto a causa della solita sosta selvaggia – sia delle autovetture che dei mezzi pesanti impegnati nello scarico delle merci – e dell’impossibilità di percorrere il tratto di strada compreso tra via Pessina e Piazza Carità ed anche parte di via Duomo.

Gli ingorghi creatisi a raggiera in tutta Napoli dovrebbero far riflettere sull’attuale assetto viabilistico, soprattutto in considerazione del fatto che – anche se fino ad ora il dispositivo ha retto abbastanza bene – è bastata una giornata di shopping a minare i divieti. Molto critica anche la situazione in via Acton e lungo l'anello che circonda piazza Municipio dove, nonostante la presenza delle forze dell’ordine, è stato impossibile controllare il traffico. Il paradosso è che alcuni poliziotti che tentavano di far rispettare il codice della strada, soprattutto sanzionando la sosta selvaggia, sono stati attaccati verbalmente dai commercianti (interessati solo a battere cassa) che ‘difendevano’ i propri clienti; emblematica, a tal proposito, la chiosa di Luigi Sementa, comandante della polizia municipale napoletana, che ha “stoicamente” definito il caos di ieri un «ingorgo da tredicesima».

Chiara Biggi