Ecomouv, Atlantia incassa 400 milioni
Vale circa 1 miliardo il conto complessivo per Parigi
Milano, 3 marzo 2015 - Atlantia chiude il capitolo Ecomouv. Ieri il gruppo delle infrastrutture della famiglia Benetton ha comunicato di aver ricevuto dal governo francese il previsto indennizzo per l'addio al progetto, che prevedeva il pedaggiamento di una buona parte della rete francese per gli automezzi più inquinanti.
Un progetto che dopo lunghe proteste e mesi di indecisione alla fine Parigi si è decisa ad abbandonare, nonostante gli elevati costi che la scelta comporta.
Il gruppo italiano ieri ha ricevuto nei tempi previsti 403 milioni di euro, a titolo di «indennità di risoluzione del Contratto di Partenariato» , come previsto dagli accordi dei mesi scorsi, per il recupero degli investimenti, la remunerazione del capitale investito e la gestione della liquidazione volontaria della società Ecomouv.
Ma complessivamente il conto per Parigi sarà ben più salato, circa 1 miliardo, visto che lo Stato si accollerà anche l'onere del riacquisto degli apparati prodotti da Ecomouv e distribuiti agli operatori e soprattutto il debito legato al progetto.
Intanto ieri Fabrizio Palenzona, presidente di Aeroporti di Roma, controllata da Atlantia, è tornato sul tema della prevista cessione di una quota di minoranza nella società che gestisce gli scali della Capitale. «Abbiamo una strategia ma non abbiamo fretta», ha detto Palenzona. Nelle settimane passate si è parlato più volte di possibile interessamento del fondo di Abu Dhabi, Adia, che pare uno dei candidati con più chance per rilevare una quota di Adr, ma a cui si potrebbe affiancare anche qualche altro operatore finanziario.
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