Francia, il governo cancella l'ecotassa sui camion
La cancellazione del contratto con Ecomouv potrebbe comportare penali fino a 850 milioni
Roma, 10 ottobre 2014 – Ancora un colpo di scena nell’ormai annosa vicenda dell’ecotassa francese. O meglio di quella che era stata rinominata come un “pagamento di transito”. Il Governo ha cancellato l’imposta per l’ambiente sui mezzi pesanti, quel sistema di pedaggio satellitare affidato alla società Ecomouv, controllata al 70% dall'italiana Atlantia (nel consorzio anche le francesi Thales, Sn-c Sfr e Steria).
Dopo aver incontrato le organizzazioni sindacali degli autotrasportatori, che minacciavano di dare il via a una protesta con blocchi stradali, il ministro dell'Ambiente, Ségolène Royal, sembra aver messo la parole fine sulla discussa imposta di cui si parla ormai da oltre 4 anni, annunciandone la sospensione a tempo indeterminato. L’intenzione del Governo è quella di sostituire le mancate entrate, circa 550 milioni secondo le ultime stime, con un prelievo sugli utili delle società di concessione autostradali.
La cancellazione del contratto, però, comporterebbe il pagamento a Ecomouv di rimborsi e penali per circa 850 milioni. Che, forse, l’Eliseo sta tentando di non sborsare utilizzando l’escamotage della sospensione “sine die”.
La cronistoria
A luglio del 2009 il Governo di Sarkozy introduce l’éco-taxe, un prelievo per i mezzi di portata superiore alle 3,5 tonnellate che percorrono 15mila chilometri di strade statali e provinciali, che viene votato alla quasi unanimità dal Parlamento.
Nel 2011 Ecomouv, il consorzio con Atlantia, vince la gara per sviluppare e gestire il sistema di pedaggio satellitare. Il contratto prevede che il sistema entri in funzione all'inizio del 2013, garantendo allo Stato francese entrate per circa 1,2 miliardi l’anno.
Si verificano dei ritardi ‘tecnici’ per la registrazione degli autotrasportatori, l’istallazione dei rilevatori per il calcolo del pedaggio e per il collaudo del sistema. Intanto iniziano le contestazioni delle società trasporto.
Il nuovo Governo di Hollande programma continui rinvii -luglio 2013, ottobre, gennaio 2014 - fino a sospendere il progetto.
A giugno 2014 un piano alternativo con il nuovo nome ‘pagamento di transito' è oggetto di un rinnovato contratto con Ecomouv. La rete stradale soggetta a pedaggio per i camion si restringe e passa da 15mila a 4mila chilometri e la stima delle entrate per lo Stato scende a 550 milioni di euro.
L’avvio è previsto a gennaio 2015, ma all’inizio di ottobre 2014 il progetto è nuovamente sospeso.
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