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Briciole di pane

Auto, nasce il supergruppo Fiat-Chrysler

La casa torinese ha acquisito il 100% di quella Usa. La nuova entità è al settimo posto nel mondo con 4,4 milioni di veicoli

Torino, 3 gennaio 2014 – Fiat acquisisce il 100% di Chrysler, ottiene un + 16,4% in Borsa e apre nuove prospettive di sviluppo sia in Italia che nel mondo. Sono questi i tre fatti che hanno scosso il mondo dell’automotive a cavallo fra vecchio e nuovo anno.
Con l’acquisizione totale della casa automobilistica americana, il nuovo gruppo ha un potenziale produttivo di 4,4 milioni di vetture vendute all'anno e si colloca quindi al settimo posto nella top ten dei costruttori d'auto nel mondo. Continua a guidare la classifica la giapponese Toyota, leader con poco più di 7,4 milioni di auto (cifra quasi invariata rispetto al 2012), ma le due principali concorrenti - General Motors e Volkswagen - hanno ridotto il distacco: secondo i dati del Sole 24 Ore, il gruppo di Detroit è cresciuto del 4,6% a 7,25 milioni, e quello tedesco ha raggiunto quota 7 milioni (+4,8%). Alle spalle dei tre big c’è Renault-Nissan, con 5,65 milioni, quasi raggiunta da Hyundai-Kia (5,57 milioni) e Ford che ha dimensioni minori ma ha registrato ottime performance sul mercato americano e su quello cinese. Nel gruppo degli inseguitori oltre a Fiat Chrysler si trovano Honda (poco più di 3 milioni), Peugeot e Suzuki (entrambe appena sopra i due milioni).
Il gruppo guidato da Sergio Marchionne nel 2012 ha venduto 4,2 milioni di auto nel mondo. La stima per il 2013 è di raggiungere quota 4,4 milioni: 2,2 milioni nel Nord America, un milione nell'America Latina, un milione in Europa e 200.000 in Asia. Tra gli obiettivi c’è il rafforzamento della posizione nell'area asiatica, con un occhio particolare alla Cina dove il Lingotto punta ad espandere la presenza dei vari marchi, in particolare Jeep e Fiat (recentemente il gruppo torinese ha annunciato la produzione della Ottimo che si affiancherà alla Viaggio). La fusione tra Fiat e Chrysler potrebbe aprire anche prospettive sul fronte delle alleanze con la nascita di nuove partnership e il rafforzamento di quelle esistenti, ad esempio con la giapponese Mazda con cui e' in cantiere la rinascita del nuovo spider Alfa Romeo.
Generalmente positivi sono stati i commenti all’operazione; la data entro cui questa sarà completata è stata fissata al primo giugno prossimo quando Marchionne compirà dieci anni alla guida del Lingotto. Il maxi gruppo post-fusione sarà quotato quasi certamente entro il 2014 a Wall Street ma dovrebbe avere, come Cnh Industrial, una quotazione secondaria a Piazza Affari.
Ma oltre a tutto questo, rimangono alcune incognite. Come, per esempio, quella di dove sarà il “quartier generale” del gruppo. A questo proposito i vertici Fiat hanno più volte sottolineato che una società globale non ha un'unica sede e quindi il gruppo potrebbe avere più teste con il Lingotto a Torino alla guida delle attività europee e Auburn Hills di quelle americane.
La fusione, in ogni caso, permetterà alla Fiat di accedere alla liquidità di Chrysler, reperendo così le risorse per i nuovi investimenti necessari al gruppo.
 

Andrea Zaghi

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