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Briciole di pane

Intervista al Ministro Altero Matteoli: «È solo un piccolo sacrificio così avremo strade migliori»

Il Ministro alle Infrastrutture, Matteoli: «Correggeremo le storture»

Roma, 1 luglio 2010 - «Mi sarei evitato volentieri queste polemiche e questi attacchi sui balzelli. Ma quello che chiediamo agli utenti dei raccordi autostradali è una sciocchezza rispetto ai vantaggi che avremo in termini di manutenzione delle strade Anas. I tagli della manovra hanno colpito tutti, ma per gli automobilisti sono cifre irrisone». Cinque minuti prima di presiedere il Consiglio dei Ministri per l'assenza del premier Berlusconi, il titolare del dicastero per le Infrastrutture e i Trasporti Altero Matteoli replica alla valanga di dubbi, perplessità, proteste e annunci di richieste di risarcimento per l'avvio da oggi dei pedaggi su 11 raccordi autostradali e 10 autostrade finora gratuite. E ammette che a poche ore dall'aumento delle tariffe, restano ancora zone d'ombra e problemi tecnici da risolvere.


Ministro Matteoli, dalle Regioni ai consumatori si è levato un coro contro i nuovi pedaggi. Perché il governo ha scelto questa strada?
«È una misura che va letta nel quadro dei risparmi da fare nelle spese dello Stato. Noi paghiamo ad Anas una cifra per le manutenzioni e la sicurezza della rete stradale. Grazie all'aumento dei canoni e dei pedaggi, che va nelle casse dell'Anas, lo Stato riduce il finanziamento per la manutenzione. Non mi chieda la cifra esatta di questi risparmi, dipende da quante auto e camion passeranno in quelle autostrade o entreranno da quei caselli».


Vorremmo da lei conferma sugli aumenti e sull'applicazione delle tariffe...

«Gli aumenti hanno diverse sfaccettature. Il primo riguarda un millesimo di euro a chilometro ed è inserito nel decreto legge della manovra, o 3 millesimi per i camion e i pulmann. Tradotto in moneta, se uno prende l'autostrada a Roma e esce a Milano, percorrendo 500 chilometri, paga 50 centesimi in più. I nuovi pedaggi, invece, avranno un altro sistema. Chi entrerà o uscirà dai caselli in corrispondenza dei raccordi interessati pagherà un euro in più, o due euro se guida un camion».

Si paga solo se si entra in autostrada, almeno per la fase transitoria?
«Mi spiego con un esempio. Il senese che va a Firenze e non prende l'autostrada o esce prima di Firenze, non pagherà nulla. La stessa cosa per chi percorrerà la Perugia-Bettolle o la Chieti-Pescara».

E sul Grande Raccordo Anulare? Ha letto le polemiche del sindaco Alemanno?
«Nei convegni spesso si fanno tante dichiarazioni a effetto. Alemanno sa tutto, sa che i romani non pagheranno un euro per attraversare tutti e 76 chilometri del raccordo e nemmeno per arrivare a Fiumicino. Gli aumenti scatteranno per chi si immetterà in un'autostrada, che sia quella verso Napoli, Firenze o L'Aquila. Un euro in più, ad eccezione di quelle tratte che costano due euro o meno. In quel caso l'aumento sarà del 25%. Mi spiego con un altro esempio: se io vado da Roma a Settebagni e spendo oggi due euro, pagherò solo 2 euro e 50 centesimi. Se prendo Firenze Certosa ed esco a Firenze Sud, costo 40 centesimi, ne pagherà 50. Se passassi per più volte durante la giornata allo stesso casello, pagherò una volta sola l'aumento. Non mi spieghi come, i tecnici mi hanno assicurato che è possibile».


Restano comunque pecche e storture da sanare. L'aumento di un euro scatterà anche per chi non usa i raccordi autostradali, come nel caso dei fiorentini che passano da Galluzzo o dei senesi che per prendere l'Autosole, percorrono la Siena-Bettolle.
«Da 36 ore i tecnici dell'Anas sono chiusi in una stanza per cercare di evitare queste storture. L'aumento dei pedaggi nei caselli è una soluzione tampone, in vista dell'avvio del sistema ‘free flow', che è simile al telepass e alle telecamere nelle ztl cittadine. Con i controlli elettronici le ingiustizie saranno eliminate».

Teme eventuali class action, domande collettive di rimborsi, oltre alle proteste e ai ricorsi delle Regioni colpite?
«L'aumento di un millesimo di euro è fissato per legge. Il resto ha le caratteristiche di cui abbiamo parlato. Ci saranno dei casi limite, ma si tratta di cifre irrisorie. Mi sembra ridicolo protestare per aver pagato un euro per percorrere i 200 chilometri della Salerno-Reggio Calabria».


Pino Di Blasio di QN (Nazione-Carlino-Giorno)