L'Europa sotto zero: migliaia di viaggiatori bloccati in aeroporto
"La Gran Bretagna in balia del tempo"
Londra, 20 dicembre 2010 - Venti centimetri di neve in Scozia, temperature massime notturne di -5 gradi nella maggior parte del Paese. Le autorità alzano le mani al cielo: «Siamo in balia del tempo». E il tempo non accenna a migliorare. L'ufficio metereologico prevede ulteriori precipitazioni nei prossimi giorni.
In Gran Bretagna regna il caos. Gli aeroporti di Heathrow e Gatwick assomigliano a campi profughi. Migliaia di passeggeri ieri hanno trascorso la seconda notte in sistemazioni d'avventura. Coinvolta anche la cantante Madonna: il suo volo da New York che doveva atterrare a Heathrow è stato dirottato a Stansted e la popstar ha intrattenuto i compagni di viaggio facendo yoga nel corridoio della business class mentre il jet restava fermo sulla pista. I viaggiatori più fortunati hanno dormito in poltrona, molti altri per terra su cartoni e valigie. Non c'è più la promessa di un letto in albergo per chi arriva allo scalo solo per rimanere a terra. «E’ tutto pieno», ha spiegato un portavoce della Cathay Pacific. «E le condizioni sono tali che non possiamo trasferire la gente in centro».
Per il ministro dei trasporti Phil Hammond è la seconda grande emergenza nel giro di poche settimane. «Ferrovie e autostrade per la maggior parte sono rimaste aperte e funzionanti nonostante le terribili condizioni metereologiche», si è consolato. «Il vero problema è il trasporto aereo». «Capisco — ha detto — la frustrazione dei viaggiatori e di coloro che sperano di raggiungere parenti e amici per le feste, ma la priorità deve essere la sicurezza». Le sue parole, però, non bastano a rassicurare un Paese che, ancora una volta, si chiede perché basti qualche centimetro di neve a chiudere le scuole e sospendere i trasporti. «In Scandinavia non succede», si è sfogato Stuart Gash, bloccato a Heathrow in attesa di un volo per New York. «E non parliamo di metri e metri di neve, ci saranno al massimo pochi centimetri, eppure la pista è completamente coperta. Perché?». La Baa, che gestisce Heathrow, ha spiegato che nell'ultimo anno sono state adottate diverse misure per prevenire il caos di questi giorni. «Abbiamo investito sei milioni di sterline in apparecchi per la rimozione di neve e ghiaccio», ha sottolineato un portavoce. «Ma le condizioni sono terribili. Sposti la neve e subito si gela tutto. Abbiamo diversi velivoli bloccati nel posto di parcheggio dal ghiaccio.
Stiamo facendo il possibile per aiutare quei passeggeri costretti a pernottare qui, distribuendo coperte, cibo e bevande». Hammond ha sottolineato di aver chiesto alla commissione scientifica del governo di indagare se le condizioni di questi ultimi giorni potrebbero diventare una realtà annuale. «Dobbiamo capire se investire milioni e miliardi di sterline e creare infrastrutture in grado di operare in qualsiasi temperatura, o se invece si tratta di casi isolati. Il fatto è che i soldi sono limitati e se spendi da una parte devi tagliare da un'altra». I laburisti ribattono che un rapporto analogo è già stato realizzato e prende polvere da luglio sulla scrivania del ministro. «Governare vuol dire essere in grado di affrontare le crisi. Non dà sicurezza al Paese sentirsi abbandonati». I disagi continuano in tutta Europa.
In Olanda l'aeroporto di Amsterdam ha dovuto cancellare la maggior parte dei voli, così come quello di Francoforte, il maggiore scalo tedesco. Problemi anche in Francia, dove la partenze e gli arrivi dell'Eurostar sono nel caos. I primi dati, intanto, parlano di un possibile aggravarsi della crisi economica. Quello che era stato definito il Super saturday dello shopping, l'ultimo weekend prima di Natale, in Gran Bretagna ha visto un calo degli acquisti di circa il 30% rispetto all'anno scorso. Il bianco Natale, insomma, quest'anno proprio non ci voleva.