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Liguria, Anas: firmato atto aggiuntivo al protocollo antimafia negli appalti sulla variante Aurelia nel savonese

L'atto integrativo si è reso necessario alla luce di sopravvenute normative di riferimento

Savona, 14 luglio 2015 - Oggi, presso la Prefettura di Savona, l’Anas ha sottoscritto un atto aggiuntivo al Protocollo d’Intesa siglato il 6 ottobre 2014 tra l’Anas, la Prefettura di Savona e l`Ati Cmc Ravenna/Itinera Spa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’ambito dei lavori di costruzione della viabilità di accesso all’Hub portuale di Savona – Interconnessione tra i caselli della A10 di Savona e Albisola e i porti di Savona e Vado: variante alla strada statale 1 “Aurelia” nel tratto Savona torrente Letimbro ed Albisola Superiore.


L’atto integrativo, resosi necessario alla luce di sopravvenute normative di riferimento, prevede disposizioni che impegnano le Stazioni Appaltanti ed i soggetti attuatori o aggiudicatori ad affidare i contratti che prevedono attività cosiddette “sensibili” (trasporto di materiali a discarica per conto di terzi, trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi, estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti, confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume, noli a freddo di macchinari, fornitura di ferro lavorato, noli a caldo, autotrasporti per conto di terzi e guardiania dei cantieri) a imprese già iscritte nelle “white lists”.


Con l’integrazione al Protocollo del 2014 viene applicato l’accordo tra Anac e Ministero dell’Interno, siglato il 15 luglio 2014, con l’inserimento nei bandi di gara di clausole che impegnano l’appaltatore a dare comunicazione tempestiva alla Stazione Appaltante e alla Prefettura di Savona su tentativi di concussione manifestati nei confronti dell’imprenditore, degli organi sociali o dei dirigenti d’impresa. L’eventuale inadempimento darà luogo a risoluzione espressa del contratto.

Le clausole impegnano infine la Stazione Appaltante ad avvalersi della clausola risolutiva espressa ogni qual volta nei confronti dell’imprenditore o dei dirigenti dell’impresa sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio per i seguenti reati, tra i più rilevanti: concussione, corruzione in atti giudiziari, turbata libertà negli incanti, peculato e induzione indebita a dare o promettere utilità.